Coronavirus, vertice tra Governo e Regioni sulle nuove misure
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E’ in corso la riunione dei ministri Roberto Speranza (Salute) e Francesco Boccia (Affari regionali), convocata da quest’ultimo con i rappresentanti di Regioni, Comuni (Anci) e Province (Upi) per discutere le nuove misure che vengono valutate dal governo per contrastare la seconda ondata dell’epidemia di coronavirus. Intanto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese dichiara che se l’Italia finirà in lockdown dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica che è influenzata dai comportamenti individuali e collettivi.
Si accelera sulla nuova stretta, il governo prepara per domani sera un nuovo Dpcm, dopo un passaggio del premier Conte in Parlamento. Il Cts: chiusure provinciali là dove necessario, rivedere il trasporto pubblico. Ma ancora qualche giorno per vedere gli effetti dell’ultimo provvedimento del 24 ottobre. In arrivo chiusure nelle città dove l’indice Rt è più alto; didattica a distanza dalla terza media; stretta spostamenti tra Regioni; hotel covid per chi non ha spazio per isolarsi e rischia di contagiare i familiari.
“Il dato dei contagi da coronavirus mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà”. A chiarirlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, secondo il quale abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore, anche perché ci sono ancora troppe persone in giro. E sulla scuola spiega che la didattica in presenza va difesa il più possibile, ma in un contesto di epidemia non è intangibile.
Il centrodestra dice no alla cabina di regia ipotizzata dal governo per confrontarsi sulle nuove misure necessarie a frenare il contagio da coronavirus. In una nota congiunta il leader della Lega Matteo Salvini, di Fdi Giorgia Meloni e di Fi Silvio Berlusconi rifiutano l’invito di Giuseppe Conte per instaurare già domenica un tavolo di discussione. “La situazione precipita per colpa del governo, ora il confronto sia in Parlamento”, scrivono.