Al via il centro tamponi in Fiera, sarà il più grande del Veneto – FOTOGALLERY
Quando il direttore generale Giovanni Pavesi venerdì mattina si è reso conto che i tempi di attesa per un tampone nell’Ulss 8 Berica arrivavano ormai a 4-5 giorni, ha capito che non c’era tempo da perdere e ha alzato il telefono per chiamare il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, chiedendo aiuto per identificare uno spazio adatto che permettesse di fare un gran numero di tamponi in contemporanea, che fosse al coperto, riscaldato e che avesse una grande parcheggio.
Da lì il passaggio con il referenti di Ieg, l’elte fieristico (in particolare il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni) è stato immediato e nel giro di 12 ore è arrivato l’ok. Poi fra sabato e domenica tecnici dell’Ulss, fornitori e tecnici di Ieg hanno fatto il miracolo e oggi pomeriggio il centro tamponi in via dell’Orificeria ha aperto i battenti: 12 ambulatori (al momento) che diventano il centro tamponi più grande del Veneto.
Al centro tamponi saranno attivi fra i 50 e i 60 operatori e sarà presente anche un medico. Potrà realizzare 250-300 tamponi al giorno e possiederà una grande elasticità e modulabilità: potrà adattarsi quindi al flusso di utenti, previsto in crescita. I ringraziamenti di Pavesi al sindaco e alla fiera non son stati di maniera: “Abbiamo fatto un bel lavoro di squadra e questo ne ha permesso la realizzazione in tempi brevissimi. La sanità che funziona è quella che ha una forte collaborazione con le istituzioni del territorio. Qui in fiera potremo ospitare anche qualche medico di base che non può fare i tamponi nel suo ambulatorio. All’ospedale San Bortolo rimarrà il punto tamponi per dipendenti, sintomatici che si presentano in ospedale e per gruppi specifici di persone, come i volontari della protezione civile o gli operatori delle Rsa”.
Come funzionerà. L’obiettivo dell’Ulss è che nel giro di un’ora la persona che necessita di sapere se è positivo o no al Covid-19 esca con la risposta. Le persone si presenteranno come ora munite dell’impegnativa del medico di base e accederanno a una fase di pre-accettazione e registrazione, poi saranno sottoposte al tampone rapido nasale. A fianco dell’area degli ambulatori è stato predisposto uno spazio con sedie distanziate dove le persone potranno attendere il referto, nel giro di un quarto d’ora: se negativo potranno andare a casa, se positivo saranno chiamate sul posto per l’ulteriore passaggio del tampone molecolare naso-faringeo. “Non entro nelle polemiche, non mi interessano. Quello che posso dire è che per noi il tampone rapido è la via maestra, che riduce il numero dei test molecolari, con notevoli vantaggi” ha spiegato Pavesi, che ha anche annunciato di essere al lavoro per portare in fiera anche un ufficio del Sisp che faccia immediatamente – ai positivi al molecolare – l’indagine epidemiologica per il tracciamento dei contatti.
Un accordo fino a gennaio 2021. “Quando è arrivata la richiesta da parte dell’Ulss 8 – afferma Francesco Rucco, sindaco di Vicenza – di individuare una nuova sede per i tamponi, dopo un confronto con la Regione, abbiamo pensato ad un’area esterna al centro abitato, servita da parcheggi e facilmente raggiungibile, con spazi interni riscaldati. La Fiera è stata scelta, in alternativa al Foro Boario, grazie alla disponibilità di Ieg che si è occupata degli allestimenti, utilizzando materiale a sua disposizione. L’accordo prevede l’utilizzo di questi spazi fino a fine gennaio 2021, ma ci auguriamo che sia necessario mantenerlo in attività il meno possibile. L’obiettivo è alleggerire l’ospedale per evitare che si formino assembramenti. Qui in Fiera abbiamo una situazione ordinata, con i volontari della protezione civile. Potrebbe anche arrivare una postazione gestita dall’esercito per regolare i flussi ed effettuare tamponi. Stiamo anche pensando ad eventuali spazi, in altre sedi, che potranno essere utilizzati, su richiesta, dai medici di base per effettuare i tamponi in alternativa alla sede del proprio ambulatorio”.