Francia, corsa all’Eliseo: scontri sul palco al comizio di Marine Le Pen
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Il comizio di Marine Le Pen, nell’ultima settimana di campagna elettorale in vista del primo turno, domenica prossima, delle elezioni presidenziali in Francia inizia con una serie di imprevisti.
Insulti, lancio di oggetti e anche qualche cocktail molotov: così è stato accolto un deputato del Front National, Gilbert Collard, da alcuni manifestanti.
Un altro blitz è stato compiuto contro Marine Le Pen nel corso del comizio all’interno del Teatro Zenith di Parigi. Un’attivista è salita sul palco e ha improvvisamente cominciato a gridare contro la candidata del Fronte, aprendosi la camicetta. Sul petto slogan anti-Fn. La donna è stata portata via dagli uomini del servizio d’ordine mentre i militanti gridavano: “Siamo a casa nostra!”.
Marine Le Pen ha poi ripreso la parola affermando: “Questa è la visione degli estremisti della sinistra di fronte all’unica candidata donna che difende le donne”.
La Le Pen durante il comizio avverte: “La campagna presidenziale è praticamente finita, tra 6 giorni si vota: è giunta l’ora della scelta, una scelta storica, una scelta di civiltà. Domenica – ha avvertito la candidata dell’estrema destra – la Francia rinasce o la Francia affonda”. La deputata ha quindi puntato il dito contro tutti i suoi avversari che sostengono una “visione post-nazionale”, la “trasformazione della Francia in una vaga regione rinchiusa nella prigione dell’Unione europea”.
I sondaggi al momento mostrano una grande indecisione tra gli elettori e negli ultimi giorni, pur restando in testa nelle preferenze, Emmanuel Macron e Marine Le Pen sono sempre più tallonati dal candidato comunista, Jean-Luc Melenchon, e dal gollista repubblicano, François Fillon, ancora in pista nonostante gli scandali legati all’attività di assistente parlamentare della moglie Penelope.