Aeronautica ed Esercito per il disperso al Passo Borcola. In 100 impegnati nelle ricerche
Gianni Sadocco non si trova, a distanza di 48 ore dal primo allarme dato dai familiari che non lo hanno visto rientrare a casa come invece era previsto, entro la serata di giovedì. La seconda notte all’addiaccio tra le rigide temperature della Val Posina, a oltre 1.200 metri di altitudine, concorre ad accrescere l’apprensione verso la sorte toccate al 62enne padovano, disperso tra i boschi e sulle cui tracce si stanno muovendo circa 100 soccorritori da ieri mattina. Molti dei quali si sono concentrati nella zona di Folgaria, dove è avvenuto l’ultimo contatto con la cella telefonica locale.
Il punto di ritrovo e di coordinazione allestito dai responsabili delle ricerche è nei pressi del Passo della Borcola. Si cerca anche fino al Monte Maggio e sul massiccio del Pasubio. Siamo in territorio vicentino ma a pochi metri dal confine con il Trentino, tanto che ad essere impegnate sul posto ci sono forze e squadre provenienti da entrambe le regioni, con i vigili del fuoco di Vicenza a coordinare uomini e mezzi, con il supporto del soccorso alpino specializzato. Anche l’Aeronautica ha offerto aiuto, mettendo a disposizione un velivolo giunto dalla base di Cervia, e anche l’Esercito, da Casarsa della Delizia, con un elicottero: una cinquantina di soccorritori sono stati trasportati in quota, sbarcati in diversi punti a cavallo tra le due province
Intanto nel pomeriggio di ieri è stata diffusa una foto del pensionato con la passione delle lunghe camminate tra i monti, che probabilmente era salito in Valdastico alla ricerca di funghi e per approfittare di un giorno libero immergendosi nella natura. La speranza è che qualcuno tra gli escursionisti in marcia tra boschi, pendii e sentieri a cavallo tra giovedì e ieri abbia incrociato la persona scomparsa, fornendo indicazioni utili agli esploratori su cui indirizzare le ricerche mirate. Purtroppo il suo telefono risulta spento, o comunque non raggiungibile, come spesso accade tra le vallette di quelle zone con pareti rocciose a fare “da schermo” al segnale telefonico.
Gianni Sadocco, alto 1,80 metri per circa 80 chili di peso secondo la descrizione fornita, indossava al momento della sparizione pantaloni neri, gilet nero, kway azzurra e gialla e aveva uno zaino rosso. La sua auto è stata subito ritrovata, ieri mattina, parcheggiata a bordo strada in un luogo ben visibile. Da lì anche i cani segugi delle unità cinofile sul posto hanno tentato di fiutarne le tracce, mentre dall’alto elicottero del 115 e droni con telecamere installate hanno sorvolato i boschi in cerca di indizi. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.