Salone chiuso per Covid ma aperto per pulizie. I titolari ospitavano in cantina un contagiato
Nuova puntata della “gestione fai da te” dei protocolli sanitari in materia di Covid-19 messa in campo da una coppia di cittadini di nazionalità cinese, già saliti alla ribalta della cronaca locale dopo aver ospitato – in modo abusivo – due conoscenti nella propria cantina, di cui uno positivo al coronavirus. In quell’occasione i due asiatici, un uomo e una donna tra i 35 e i 40 anni, erano stati messi in “quarantena” in virtù dei contatti stretti accertati con persone infette, non rispettando fino in fondo il periodo di isolamento domiciliare.
In quanto titolari di un’attività a Bassano del Grappa, i due avevano ben pensato di recarsi in negozio “in anticipo” per effettuare le pulizie generali in vista dell’imminente riapertura. Erano soli, senza alcun cliente all’interno, ma comunque dopo aver trasgredito una norma perentoria in regime di emergenza sanitaria.
Una “leggerezza” costato loro 800 euro di sanzione, dopo che una pattuglia dei carabinieri ha notato i battenti aperti durante un servizio mirato di controllo e prevenzione. Non andrebbero incontro ad altre denunce oltre a quelle pendenti per l’episodio precedente di San Giuseppe di Cassola, in quanto non risultati a loro volta positivi. Ma non potevano in alcun modo lasciare la propria dimora nel comune vicino per dirigersi nel quartiere di San Vito, in via Trieste.
Non solo per i due protagonisti della vicenda ma per l’intero personale del salone di bellezza “Beautiful Life Parrucchieri”, infatti, era stato disposto l’isolamento dagli organi sanitari dell’Ulss e dello Spisal, oltre alla chiusura e successiva sanificazione dei locali, in quanto tra i collaboratori era emerso un caso di positività al virus. Tra questi, nel novero dei contatti sospetti, sono (fino a oggi) annoverati anche i due titolari che, per non perdere ulteriori giorni di lavoro probabilmente, hanno ben pensato di accorciare arbitrariamente i 10 giorni di quarantena, uscendo dall’appartamento in anticipo. Una sorta di bizzarra quanto incosciente autoconcessione tutt’altro che permessa dalle norme, visto l’obbligo di rimanere “confinato” in casa fino alla scadenza disposta dai protocolli sanitari.
I due giovani contitolari, una volta di fronte ai carabinieri bassanesi, avrebbero dichiarato di trovarsi nel salone per le pulizie in vista della ormai prossima riapertura dell’attività e di non aver avuto alcun contatto con altri soggetti, aspetto questo da verificare fino in fondo. In ogni caso, l’attività doveva rimanere chiusa. Peccato per loro che il periodo di “quarantena” non fosse ancora scaduto, incappando così in una palese violazione delle norme anticontagio e in una doppia multa di 400 euro a testa per il mancato rispetto delle leggi contenute nel Dpcm. Oltre a nuovi sigilli al salone.