Festa della Liberazione tra polemiche e individualismi a Roma
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Festa della Liberazione tra le polemiche. Celebrazioni divise nella capitale e assenza del Pd al corteo dei Partigiani, perché non simboleggia più l’unità ma solo la divisione. La memoria labile dell’umanità cancella in fretta i ricordi e così se un tempo l’unione ha donato al nostro Paese la libertà e l’unificazione, oggi gli individualismi la fanno da padrone e così l’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sfilerà da sola orfana della Brigata Ebraica, che ha puntato i piedi sulla presenza dei movimenti pro Palestina al corteo, mentre l’associazione partigiani sottolinea di “avere fatto di tutto per includere e ricucire il fronte antifascista”.
Campidoglio e Regione Lazio come detto, saranno presenti alle due manifestazioni mentre il Pd andrà a quella della Brigata Ebraica dopo che il commissario cittadino Matteo Orfini ha tacciato l’Anpi di essere “divisiva”.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella alle 9:00 ha deposto una corona d’alloro sull’Altare della Patria per poi recarsi a Carpi. Il premier, Paolo Gentiloni, ha presenziato anche lui all’Altare della Patria, poi tappa al mausoleo delle Fosse Ardeatine per la deposizione di una corona d’alloro del Governo. Il presidente del Senato Piero Grasso sarà invece a Milano e la Boldrini a Bologna.