La Nasa a Vicenza: 48 ore di maratona informatica per inventare “app” a favore del pianeta
Centosessanta studenti dell’università vicentina, delle superiori, della High School americana della caserma Ederle, ma anche piccoli imprenditori che hanno ideato start-up e ricercatori. Tutti, da sabato mattina a domenica sera, si sfideranno in una 48 ore no-stop per ideare il miglior device, applicazione o software finalizzato a risolvere problemi del pianeta. E’ Nasa Space Apps 2017: un “hackathon” mondiale, forse il più grande di tutti, che coinvolge 157 città del mondo e che in Italia vede partecipare Vicenza, Roma e Napoli. Giovedì Timothy Ryan Tawney, responsabile dell’agenzia spaziale americana in Europa, ha incontrato gli organizzatori vicentini al Teatro Olimpico: il Comune, la Confartigianato di Vicenza e l’università.
L’iniziativa prevede che i ragazzi si dividano in piccoli gruppi, “team”, e che ognuno si ponga un obiettivo a partire da cinque macro-categorie: “The Earth and us”, “Planetary Blues”, “Warning! Danger ahead”, “Our ecological neightborhood”, “Ideate and create”. Il tutto con una mole di dati e rilevazioni forniti in tempo reale dalla Nasa, in uno spazio all’interno dell’università vicentina allestito con connessione internet e fibra ottica da Confartigianato. Tawney, nell’incontro inaugurale, ha invitato i partecipanti a “non lasciarsi ingannare dal nome: non si tratta solo di app. I partecipanti possono affrontare una sfida con la robotica, la visualizzazione di dati, l’hardware, il design e molte altre specialità. Invitiamo studenti e professionisti, ingegneri e artisti, codificatori e narratori da ogni angolo del globo a collaborare e impegnarsi con i dati e i prodotti della Nasa, per risolvere le sfide che affrontiamo nella Terra e nello spazio”. In palio per le tre idee migliori ci sono premi dai 1300 ai 700 euro. E in parallelo, un premio ulteriore per chi ama le missioni spaziali: la possibilità di assistere al lancio di un razzo dal vivo.