Ritardi nella consegna della posta, Comuni in rivolta: 54 sindaci scrivono una lettera di protesta
Cinquantaquattro Comuni vicentini chiedono alle Poste Italiane spiegazioni sui forti ritardi di consegna della posta ai cittadini: da Montecchio Maggiore a Schio, da Valdagno a Dueville, da Recoaro ad Arzignano, la “ribellione” questa volta è stata firmata da quasi metà dei municipi della provincia. La richiesta è contenuta in una lettera firmata dai sindaci o dagli assessori o consiglieri delegati dei 54 Comuni e inviata al direttore provinciale delle Poste.
L’iniziativa è partita dal sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto, che ha invitato i colleghi vicentini ad aderire. E la risposta è stata che la metà dei Comuni vicentini riscontra problemi nella consegna della posta, come confermano le ripetute segnalazioni dei cittadini.
Nella lettera si legge che, pur riconoscendo importante innovazioni degli ultimi anni come l’informatizzazione dei servizi postali o la riduzione dei tempi di attesa allo sportello grazie all’uso di app o servizi di prenotazione online, “la posta viene consegnata, quando avviene, con forti ritardi che, in caso di avvisi di pagamento, impediscono il versamento del dovuto nei tempi fissati, con addebiti successivi di interessi e sanzioni. Per non dire del ricevimento delle riviste o dei periodici nelle settimane successive alla loro pubblicazione; solitamente all’abbonato dovrebbero giungere in anticipo rispetto all’edicolante. Da ultimo nel mese di dicembre 2016 tali disservizi hanno raggiunto livelli tali da vedere utilizzati nella consegna della corrispondenza operatori postali assegnati ordinariamente ad altre zone territoriali limitrofe, con difficoltà nella conoscenza dei luoghi e delle utenze”.
E ancora: “Le cause di tali disfunzioni poi, come i precedenti anni, certamente risulteranno essere sempre le stesse: aumento della corrispondenza verso la fine ed inizio dell’anno, sostituzione del personale con impiego di trimestrali che oltre a non conoscere appieno il lavoro non posseggono alcuna cognizione del territorio assegnato e mancanza di controllo sull’operato di quest’ultimi”.
Ecco perché “al fine di poter fornire alla cittadinanza e agli amministratori comunali le giuste cause e motivazioni dell’accaduto, unitamente alle soluzioni attuate per il loro superamento in modo stabile, si chiede cortesemente di avere debita relazione su quanto rimarcato, anche attraverso un incontro con tutti i sindaci sottoscritti, se lo riterrà opportuno, nell’auspicio che il suo impegno unito a quello dei suoi collaboratori impediscano, in futuro, il ripetersi di simili eventi”.
“I disagi – commenta il sindaco di Montecchio Maggiore Milena Cecchetto – si protraggono ormai da molto tempo e noi amministratori siamo sommersi di lamentele e di richieste sui motivi di tali disservizi. Non possiamo far altro che unirci e interpellare tutti insieme i vertici provinciali delle poste. Confidiamo in un incontro risolutore che sia convocato al più presto. Servono soluzioni veloci e radicali”.
E’ arrabbiato anche il sindaco di Arzignano: “E’ una presa di posizione doverosa –dichiara Giorgio Gentilin- perché oramai le segnalazioni e le proteste dei cittadini sono frequentissime ed in aumento. Sono contento che molte municipalità si siano mobilitate, con ritardo, al nostro fianco nella protesta. Riteniamo che un servizio pubblico di questa importanza debba essere svolto correttamente, senza disagi per gli utenti. Arzignano, inoltre, ha vissuto un paio d’anni fa un ulteriore disagio, la chiusura dell’ufficio postale di Tezze. Una scelta sciagurata che ha causato moltissimi disagi ai cittadini, non solo anziani. Arrivano quotidianamente –continua Gentilin- segnalazioni di ritardi nella consegna di Posta, dalle bollette agli avvisi di pagamento. Ritardi che molto spesso portano i cittadini allo stato di morosità senza che ne abbiano alcuna colpa e soprattutto senza che se ne accorgano. Mi aspetto che a breve il servizio postale di consegna a domicilio sia adeguato, efficace e giornaliero”.
Questi i Comuni che hanno firmato la lettera inviata al direttore provinciale di Poste Italiane: Montecchio Maggiore, Alonte, Altissimo, Arzignano, Brogliano, Castelgomberto, Chiampo, Crespadoro, Gambellara, Lonigo, S. Pietro Mussolino, Sarego, Trissino, Romano d’Ezzelino, Monte di Malo, Nogarole Vicentino, Creazzo, Tezze sul Brenta, Caldogno, Dueville, Lusiana, Monticello Conte Otto, Castegnero, Villaverla, Gambugliano, Rossano Veneto, Fara Vicentino, Noventa Vicentina, Rotzo, Chiuppano, Schiavon, Torri di Quartesolo, Zanè, Barbarano Vicentino, Zugliano, Conco, Sandrigo, Breganze, Longare, Marano Vicentino, Asiago, Montebello Vicentino, Posina, Zermeghedo, San Vito di Leguzzano, Valdastico, Valdagno, Altavilla Vicentina, Bolzano Vicentino, Cornedo Vicentino, Isola Vicentina, Montorso Vicentino, Recoaro Terme, Schio.