Primarie Pd, aperti i seggi. Obiettivo: arrivare a un milione di votanti
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Seggi aperti per le primarie del Pd: si vota fino alle 20 in 10 mila gazebo in tutta Italia e il partito spera in almeno un milione di partecipanti (nel 2013 furono quasi tre milioni).
Intanto Andrea Orlando e Michele Emiliano, sfidanti di Matteo Renzi, continuano ad accusarlo di aver dato scarsa pubblicità all’appuntamento, per vincere facile.
A tal proposito l’ex premier rivendica orgoglioso la capacità del Pd di “discutere, partecipare, votare” e con un video in diretta su Facebook sprona gli elettori dem a non farsi strappare le primarie e a non credere a chi ne afferma l’inutilità: “Un milione di persone che vanno a votare rappresentano una forza straordinaria, strepitosa. Nel mondo è difficile trovare esperienze così belle. Non lasciate la politica a chi non si misura con i voti, ma prova a riportare tutto nelle segrete stanze. Le primarie restituiscono potere ai cittadini. Non agli accordi di potere tra gruppi dirigenti”.
Si augura affluenza alle urne anche Andrea Orlando nonostante la campagna definita “clandestina”. “Qui – il suo appello – non si decide solo quale candidato guiderà il Partito democratico, si decide anche se si ricostruisce il centrosinistra oppure se si decide di fare un’alleanza con Berlusconi. Io credo che occorra ricostruire il centrosinistra”.
E ancora: “Mi auguro di vincere e mi auguro soprattutto che sia un momento di grande rilancio del Partito democratico in vista del turno amministrativo che abbiamo da qui a poche settimane e in vista di una ricostruzione del centrosinistra”.
Il presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria Pd, Michele Emiliano, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione di chiusura della sua campagna elettorale a Polignano a Mare: “Non è detto che Renzi vinca, perché se qualche centinaia di migliaia di persone in più del previsto vanno a votare, i sondaggi sono carta straccia”.
E ancora “Moltissimi pensano che non andando a votare delegittimeranno Renzi più che andandogli a votare contro. Io gli ricordo che ci sono delle candidature alternative, per esempio la mia”. “Quindi – ha concluso – si può protestare contro Renzi anche andando a votare”.