Ospedale di Santorso, Sottoriva (Confindustria): “Zaia premi il nostro territorio”
Lo dobbiamo ai nostri genitori e ai nostri nonni. Se oggi il nostro territorio è cosi ricco di cultura, di rispetto, di lavoro e di opportunità lo dobbiamo ai nostri nonni e ai nostri genitori che dal dopoguerra hanno dato vita al boom economico e a quel benessere che tutti conosciamo. Oggi notiamo le grosse difficoltà che hanno i nostri ospedali. Oggi che i nostri genitori e i nostri nonni sono più fragili, noi andiamo a limitare loro una cura? No, io non ci penso proprio. Ritengo che se il nostro Veneto oggi è così, lo dobbiamo a loro: noi forse lo abbiamo mantenuto, o forse no, ma alle persone più anziane dobbiamo riconoscere la migliore sanità possibile, se lo meritano. La sanità è un bene comune e deve essere per tutti di eccellenza e ai massimi livelli, oggi. Le persone che decidono per tutti noi, lo fanno anche a nome di chi ha creato il nostro benessere e noi non possiamo togliere o limitare un bene così importante, vitale.
Ho letto con attenzione la lettera che undici Sindaci hanno scritto al Commissario della nostra Ulss 7, e per molti aspetti la trovo interessante. Sono certo che sono molto preoccupati anche tutti gli altri sindaci che fanno capo al nostro nosocomio. Ho spesso la possibilità di condividere con i sindaci dell’Altovicentino molte situazioni complesse, compresa quella dell’ospedale. So che tutti loro stanno pensando come essere utili per migliorare la situazione che oggi risulta molto tesa. Con tutti i sindaci che ho incontrato e con i quali ho un bellissimo rapporto di intesa, condivido la volontà di procedere per punti comuni, ricercando la sintonia e la condivisione sulle tematiche importanti per il nostro territorio. Vorrei che questo dialogo ci fosse fra tutti loro sindaci per il bene del territorio. Vorrei vedere tutti i sindaci dell’Alto Vicentino uniti nei valori comuni e so che è possibile.
Fra pochi mesi ci saranno i nuovi Direttori Sanitari, altra scelta importante per gestire la nostra sanità. Non invidio il nostro Governatore Zaia, che sta gestendo moltissime situazioni difficili, ma ha dimostrato di poter utilizzare le sue competenze e le risorse a lui concesse per far sì che la nostra regione sia ben governata. In particolare, riguardo al nostro ospedale Alto Vicentino aveva annunciato che, visto che avrebbe maggiormente sofferto per l’impegno di diventare Covid Hospital, avrebbe in seguito avuto delle premialità. Proprio qualche giorno fa, ha giustamente fatto sapere a Roma che pur essendo noi oggi in zona Gialla, i ristori ci spettano ugualmente anche per il principio che le restrizioni si chiedono a pochi per il bene della comunità, e io condivido in pieno la sua richiesta.
Il riconoscimento per il nostro sforzo sono certo ci sarà e sono certo che il Governatore saprà premiare quei territori del Veneto che più hanno dato in termini di sacrifici durante la pandemia. Non sarà facile nella mancanza generalizzata di medici e infermieri, ma sono certo che con l’aiuto di tutti riusciremo a riportare i nostri ospedali, tutti, nessuno escluso, all’efficienza e alla qualità riconosciuta delle prestazioni. Cominciando da chi ha dato di più in termini di risorse perché godrà delle premialità annunciate, quella qualità che spetta a tutti, ma in particolare a chi è stato sempre a testa bassa come noi polentoni, nel lavorare e inventarci ogni giorno un domani migliore. Della sanità ne avremo sempre più bisogno perché fra qualche mese ci accorgeremo della grande crisi che stiamo vivendo, e anche la salute ne risentirà.
Oggi stranamente dovremmo essere quasi contenti perché guardando i dati da luglio a settembre nell’alto vicentino l’occupazione è stabile!!!, e forse per questo non ci preoccupiamo ancora molto, ma sappiamo che lo è perché sono vietati i licenziamenti e i fallimenti delle aziende (per legge!!!). Ma basta guardare la produzione che ha un calo del 10%, il fatturato con un calo del 4,8%, con un Export UE a -3,4% e un Export extra UE a -8,3%, una grande tensione di liquidità e tanta incertezza per il futuro, fra qualche mese sarà un dramma.
Ecco quindi che i nostri genitori e nonni che hanno creato il boom economico devono vivere quel che rimane della loro vita nel migliore dei modi per quello che hanno fatto, ben curati e coccolati, e noi, dobbiamo essere sostenuti dal territorio con una scuola e una sanità in perfetta efficienza, perché dovremmo lavorare ancora di più e ancora meglio per riportare in alto il livello della qualità della vita a cui ci eravamo abituati. Continuo a sostenere che uniti e condividendo i valori essenziali ce la faremo!!!