Alluvione Sardegna, ritrovato il corpo dell’anziana dispersa. Da Solinas critiche alla burocrazia
A Bitti, in Sardegna, è stato ritrovato questa mattina il cadavere della terza vittima dell’alluvione che ha devastato il paese in provincia di Nuoro. Sei tratta di Lia Orunesu un’anziana di 89 anni travolta dalla furia dell’acqua e del fango ieri. Il corpo privo di vita della donna era tra i detriti a circa un chilometro dalla sua casa dove ieri è avvenuta la tragedia. A fare la scoperta i volontari della Protezione civile impegnati con i vigili del fuoco nei soccorsi per tutta la notte.
Le altre due vittime sono: Giuseppe Mannu, allevatore di 55 anni, è morto dopo essere andato in campagna per accudire i suoi animali: travolto dall’acqua, è sprofondato dentro una frana con il suo pick-up. Giuseppe Carzedda, di 90 anni, invece, è morto annegato nella sua casa, dove è stato sorpreso dalla furia dell’acqua e del fango.
Arrivato a Bitti, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha detto: “Troppa burocrazia ha impedito di mettere in sicurezza i territori nonostante lo stanziamento di risorse nel 2013, dopo il ciclone Cleopatra. Chiederò d’ora in poi una corsia preferenziale per queste opere, diversamente pagheremo sempre tributi pesanti durante questi eventi. Abbiamo sorvolato la zona e ho visto una situazione disastrosa, C’è però una macchina della Protezione civile che sta lavorando bene e voglio ringraziarli tutti”.
Momenti di apprensione intanto a Torpè e Posada, i paesi a valle della diga Maccheronis, nel Nuorese, dopo le intense piogge della notte. I paesi erano stati duramente colpiti dalla tragica alluvione di sette anni fa. La diga ha infatti iniziato a tracimare, ma per precauzione erano già state evacuate le famiglie che abitano vicino al guado del rio Posada. “La situazione al momento è sotto controllo – ha detto all’Ansa il presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, Ambrogio Guiso -. Stiamo lavorando per monitorare la diga e abbiamo interdetto tutte le strade che portano alle abitazioni a rischio dei due paese. Gli sfollati sono nelle strutture messe a disposizione dai Comuni. Agiremo con la massima cura: le persone potranno tornare a casa solo ad emergenza finita”.
Prosegue l’allerta meteo, con paura per la costa orientale sarda, la Sicilia e la Calabria. La Protezione civile siciliana ieri pomeriggio ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico valido fino alle 24 di oggi e prevede “fenomeni accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento, con venti da forti a burrasca e mareggiate lungo le coste esposte”.
Fenomeni che si sono appunto verificati a Catania dove sono state oltre 50 le richieste di soccorso a seguito del passaggio di una tromba d’aria. A Palermo, numerose strade allagate e interrotte. Un uomo che si trovava a bordo della sua auto è stato travolto dall’acqua ed è stato messo in salvo dai residenti.