Punto tamponi comunale ospitato nel container. Grazie a 4 medici e Protezione civile
Tra le tante modalità adottate diverse spunta anche un container attrezzato per ospitare la somministrazione dei tamponi rapidi antigenici nell’Altovicentino. A renderlo noto è stato il comune di Zugliano, che da qualche giorno ha visto “comparire” la nuova location ad uso sanitario presso la sede dell’Utap-Medicina di gruppo integrata locale.
Con 4 medici di famiglia ad alternarsi sul posto, in orari prestabiliti e previa prenotazione e prescrizione per i cittadini del capoluogo di comune e delle frazioni di Grumolo Pedemonte e Centrale chiamati ad effettuare l’indagine epidemiologica sul virus Sars-Cov-2.
Il tutto grazie ahche alla preziosa collaborazione con il gruppo di Protezione Civile Fara-Zugliano, che ha messo a disposizione un prefabbricato meglio noto con l’appellativo di “container”, dove poter eseguire in sicurezza le operazioni legate al prelievo nasale, rimanendo all’esterno dell’Utap, l’unità territoriale di prima assistenza presente di via Fermi. La struttura è riscaldata e fornita di collegamento all’energia elettrica, garantendo il confort minimo sia agli operatori che agli utenti.
I quattro medici di medicina generale che hanno dato la loro disponibilità sono i dottori Patrizia Bernardi, Stefania Pizzato, Domenico Strazzabosco, Daniele Trevisan, ricordando che il servizio è da ritenersi a esclusivo beneficio dei propri pazienti, su prenotazione da concordare prima di presentarsi al punto tamponi comunale. Intanto nel territorio di Zugliano, come ha spiegato il sindaco Sandro Maculan, dopo un calo dei casi positivi “vigenti” negli ultimi 15 giorni si è registrato un nuovo aumento, da 40 a 50 secondo l’aggiornamento del fine settimana. Tra questi, uno solo si trova attualemente in cura all’ospedale di Santorso.
“E’ necessario quindi continuare ad osservare con attenzione e rigore le indicazioni – si legge nella nota del primo cittadino zuglianese – che mirano a evitare assembramenti, indossare la mascherina di protezione, mantenere il distanziamento sociale richiesto e sanificare frequentemente le mani”.