Ddl legittima difesa. Critiche da Renzi. Grasso: “meno male che c’è il Senato”
Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Ieri è stato approvato alla camera il ddl sulla legittima difesa con molte polemiche. A favore il Pd e alternativa Popolare, contrarie le opposizioni, con la Lega e Fratelli d’Italia che hanno espresso il loro disappunto con proteste in aula e fuori Montecitorio. Ora le critiche arrivano anche dal Partito Democratico e in particolare dal suo segretario.
Matteo Renzi è intervenuto sulla App da lui inaugurata per le primarie nella rubrica dedicata alle “domande e risposte” dirette con gli iscritti, in risposta alla critica di un utente, Alessandro convinto che la nuove norme “ridicole” avrebbero fatto perdere “credibilità e voti” al Pd. “Caro alessandro – ha scritto Renzi – capisco la tua considerazione. Da parte mia inviterò i senatori a valutare di correggere la legge nella parte in cui risulta meno chiara e logica, visto che io per primo – leggendo il testo- ho avuto e ho molti dubbi”.
Oltre a rispondere al suo sostenitore, Renzi ha anche chiamato David Ermini, il suo responsabile per la Giustizia, e gli ha chiesto conto del pasticcio. Secondo il segretario Pd, infatti, si deve essere chiari: o ci si può difendere sempre oppure non lo si può fare mai.
Grasso spera in modifiche al Senato. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato: “Diciamo meno male che c’è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema. Staremo a vedere le proposte di ulteriori modifiche”, così il presidente del Senato nel Teatro Palestra di Serra San Quirico (Ancona), a margine di un incontro con studenti provenienti da varie regioni europee e dall’estero in occasione della 35ma Rassegna nazionale di Teatro della Scuola.
Salvini pronto al referendum. Intanto il leader della Lega si dice pronto al referendum. “Se vanno avanti con questa schifezza raccogliamo le firme per un referendum per cancellarla”, ha detto Salvini parlando della legge per la legittima difesa in diretta Sky, a margine del congresso del Sap milanese.