Coltiva cannabis in casa ma viene scoperto. Sequestrata una dozzina di piantine
Trent’anni compiuti, con un hobby tanto particolare quanto illecito: la coltivazione in casa propria di piantine di cannabis, secondo i carabinieri della compagnia Valdagno destinate a venire lavorate ed immesse nel mercato dello spaccio di droghe leggere della vallata e forse oltre il territorio locale.
A finire nei guai con la giustizia italiana è stato F.F., nato nel 1990 e residente a Recoaro Terme che giovedì mattina ha ricevuto la visita inaspettata di due pattuglie dell’Arma.
I militari sulla scorta delle indagini in corso da mesi sono risaliti a una canale di produzione di marijuana, trovando con le “mani in pasta” il sospettato che, a quanto pare in base alle prime informazioni fornite, aveva allestito una mini serra fai da te. Proprio lui ha aperto la porta d’ingresso alle forze dell’ordine, alquanto sorpreso alla loro vista. Ormai con le spalle al muro, non ha potuto che accogliere gli ospiti probabilmente per nulla desiderati in casa e rassegnarsi all’inevitabile denuncia successiva al termine del controllo.
La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di 12 esemplari vegetali, oltre al kit di attrezzature e concimi utili per la coltivazione diretta della “fonte” di sostanze stupefacenti vietate dall’ordinamento legislativo. Il giovane recoarese era in possesso inoltre di sacchetti utilizzabili per il confezionamento, una volta essiccate le foglie di canapa indiano, altro punto a favore della tesi investigativa che ha portato a identificare il presunto produttore in proprio e distributore al dettaglio di marijuana.
A questo punto è scattato l’arresto immediato per coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, a cui seguirà probabilmente un processo per direttissima. I carabinieri operanti alla stazione di Recoaro Terme si sono occupati della vicenda, inoltrando l’esito in Procura della Repubblica. Si tratterebbe di un giovane incensurato.