Il campionato ritrova Inter, Juventus e Lazio. Torino in crisi nera
A San Siro è la notte di Hakimi. Mister 45 milioni segna la sua prima doppietta italiana, è autore di bellissime giocate e di assist. L’esterno sinistro marocchino regala strappi micidiali per potenza e intensità, restando sempre lucido per il colpo finale sottoporta. Un’ autentica furia sulla fascia, letteralmente immarcabile per il malcapitato Hickey. Pertanto, dopo alcune prove anonime, Conte ritrova un punto di forza della squadra. Ma ci sono anche altre conferme per il tecnico salentino: il ritorno al 3-5-2 fornisce equilibrio e maggiori punti di riferimento in attacco dove Lukaku resta straordinariamente decisivo.
Juventus: il derby della rinascita definitiva? A molti il gol con cui Bonucci stende il Torino, ha ricordato la rete di Cuadrado in una stracittadina del 2015 che inaugurò una lunga serie di vittorie per l’allora compagine di Allegri dopo un inizio di stagione molto difficile; anche quella volta fu scudetto come avviene sistematicamente ormai da 9 anni a questa parte. Il 2-1 al Toro anche stavolta potrebbe avere lo stesso effetto benefico. Granata battuti da due reti-fotocopia ispirate proprio dai cross di Cuadrado nel cuore dell’area avversaria. Cross trasformati in gol prima da McKennie, poi da Bonucci. E così, mentre la Vecchia Signora si rilancia, la classifica del Torino resta preoccupante: terzultimo posto. Come già accaduto in passato, la squadra di Giampaolo passa in vantaggio prima di crollare. Troppe le rimonte fin qui subite dai granata e l’allenatore rimane a rischio.
Cesena si conferma negativa per uno Spezia bello ma perdente. I liguri lasciano il Manuzzi per trasferirsi nella loro nuova fiammante casa di città. Dalla prossima gara interna, la compagine di Italiano tornerà a giocare a La Spezia. A Cesena, un bottino deludente: 3 sconfitte e due pareggi. Un bottino davvero misero, soprattutto se paragonato al discreto gioco espresso e al rendimento in trasferta. La Lazio, senza strafare, s’impone per 2-1 grazie ai soliti Immobile e Milinkovic. Una Lazio, pratica, fortunata (due i pali colpiti dallo Spezia), cinica. Una Lazio che si prende il massimo con il minimo sforzo e torna nei piani alti della classifica in attesa di volare agli ottavi di finale di Champions League.