Coronavirus: 18.887 nuovi casi e 564 morti. Superate le 60 mila vittime
Secondo i dati diffusi dal ministero della salute in Italia sono 18.887 nuovi casi di coronavirus a fronte di 163.550 temponi processati. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 564 (ieri 814). Superata la soglia dei 60 mila morti da inizio epidemia (60.078).
Torna a salire in Italia il numero dei ricoverati con sintomi da coronavirus: sono 233 più di ieri. Ora il totale dei ricoverati è 30.391. Continua invece a calare il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia a causa del coronavirus: sono 63 meno di ieri, in totale ora i letti di rianimazione occupati sono 3.454.
A livello territoriale, le regioni con il maggior numero di contagi sono il Veneto (3.444), la Lombardia (2.413), la Puglia (1.789), l’Emilia Romagna (1.788) , il Lazio (1.632), la Campania (1.552), il Piemonte (1.269) e la Sicilia (1.022).
“Ci apprestiamo ad entrare in una fase in cui avremo il raddoppio della criticità – ha spiegato il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, a Mezz’ora in Più – nei Pronto Soccorso arriveranno coloro che avranno l’influenza stagionale e coloro che avranno il Covid vero e proprio. Avremmo potuto imporre un lockdown assoluto, ma non possiamo permettercelo. Immaginiamo misure restrittive ma compatibili con la vita del Paese”.
E poi ancora: “l’obbligo vaccinale prevede una norma di legge primaria. E’ un percorso che va fatto attraverso il Parlamento. Se dovesse esserci l’obbligo potrebbe esserci per categorie ad alto rischio come i sanitari. Per gli altri, come un semplice pensionato, vale più il convincimento che l’obbligo. Personalmente per le vaccinazioni sono per un’idea un po’ più rigida”.