Migranti. Altri 113 morti in mare. 200 vittime in poche ore
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Numeri drammaticamente impressionanti quelli che si susseguono giorno dopo giorno dal mediterraneo. L’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) ha parlato di un ennesimo naufragio sulle coste della Libia dove, secondo quanto raccontato da un superstite, mancano all’appello 113 persone. Il natante aveva percorso poche miglia quando è affondata al largo di Az Zawiyah e la Guardia costiera libica è riuscita a trarre in salvo appena sette persone, sei uomini e una donna.
E un’altra tragedia si è consumata ieri: i migranti sbarcati a Pozzallo hanno parlato di 80 annegati: la procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta. Se questi numeri fossero confermati sarebbero quasi 200 i morti in poche ore. Secondo quanto ricostruito dai superstiti, i migranti, in tutto circa 120, erano partiti dalla Libia a bordo di un gommone che, sovraccarico, ha imbarcato acqua. Un’ottantina dei passeggeri sono finiti in mare. Gli altri sono rimasti in acqua per molto tempo fino all’arrivo dei soccorritori che li hanno tratti in salvo.
Negli ultimi due giorni nei porti siciliani e calabresi sono arrivati oltre 2.120 migranti ma se ne aspettano molti di più perché i salvataggi in questo fine settimana hanno coinvolto, come ha verificato l’Unhcr, oltre seimila persone che hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia, ‘complice’ un Canale di Sicilia poco mosso che evidentemente ha favorito le partenze dal nord Africa.
Dall’inizio dell’anno, sempre stime dell’Agenzia Onu, si arriva a oltre 43 mila persone salvate e oltre 1.150 scomparse o morte prima di raggiungere il continente europeo.