Ulss 7, spunta l’ex “Tulipano”: allestiti 12 nuovi posti letto. Ma ne restano solo 53
Il passaggio da “forte pressione” sugli ospedali al livello di emergenza nell’emergenza sanitaria, per il bacino gestito dall’azienda pubblica Ulss 7 Pedemontana, “balla” su una manciata di letti appena, tra quelli ad oggi attrezzati per i pazienti Covid. Ad oggi i posti disponibili rimangono solo 53, distribuiti tra nosocomi e ospedali di comunità di Santorso, Bassano d Asiago e le strutture di assistenza intermedia di Marostica, Montecchio Precalcino – che ha aggiunto due unità da ieri – e, novità, l’ex Rsa “Il Tulipano” (sempre a Marostica) riconvertita ad accoglienza per pazienti sotto contagio in via di guarigione.
L’aggiornamento settimanale dei dati offerti nella videoconferenza stampa odierna dalla sala riunioni del San Bassiano fotografa la “tenuta” degli ospedali dell’Altovicentino e area bassanese. Sono in tutto 251 i malati di coronavirus sotto cura attualmente nei centri di salute, numeri non ancora ad alta criticità ma lentamente la soglia di guardia si avvicina, con il corollario del rischio di contrarre altre servizi sanitari e reparti qualora si sforasse la cinquantina di disponibilità di posti letto.
POSTI LETTO COVIUS. Nel dettaglio, a Bassano al 10° piano del reparto dedicato ai malati pandemici 19 (su 28) postazioni sono occupate da persone sofferenti di sintomi marcati, oltre a 3 assistiti H24 in terapia intensiva. Ad Asiago all’ospedale civile rimane invece un solo letto disponibile: 15 su 16 destinati a pazienti entrati in terapia nei giorni scorsi (nessuna terapia intensiva, qui non è prevista). A Santorso come noto il “grosso” dei ricoveri, con 153 persone nei quattro reparti non di area critica e in tutto 20 soggetti malati gravi in terapia intensiva, di cui 17 ancora positivi al Covid, tre negativizzati ma alle prese con i danni del ciclone epidemico. Da ricordare che qui sono predisposti tre blocchi da 50 letti ciascuno, più uno da 34: su questi 184 posti letto ne restano quindi solo 31 liberi. Entrano in gioco quindi gli ospedali di comunità, destinati a pazienti ad assistenza mediata, considerati in via di guarigione ma non ancora pronti per le dimissioni: a Marostica (OdC) occupati 24 dei 28 letti, all’ex Tulipano di via Panica ricavate 10 postazioni nei giorni scorsi, attivate ieri e già per metà occupate (5 su 10 quindi). Al centro “La Decima” di Montecchio Precalcino altri due letti si sono aggiunti ai 16 già conteggiati di norme dopo dei lavori conclusi: 15 già presi in consegna e solo 3 liberi.
OSPEDALI ULSS 7. Un raffronto richiesto con l’assistenza attuale totale di pazienti Covid e non Covid mostra come salito a 665 il numero complessivo delle persone ricoverate sul ventaglio più ampio di patologie. Come detto 251 sono quelle affette dal virus pandemico, pari al 37% della quota degli ospedalizzati gestiti ad oggi dell’Ulss 7 Pedemontana. “Se è vero che i malati colpiti dalla seconda ondata di contagi occupa a stamattina il 37% – ha commentato il commissario Bortolo Simoni dopo aver offerto i dati aggiornati – va sottolineato che in termini di personale e assistenza ne ‘consuma’ molti di più per i percorsi di protocollo come le operazioni di vestizione e svestizione e altre dinamiche. Le misure fondamentali di prevenzione rimangono sempre valide e le ripeteremo fino alla nausea: evitare assembramenti, indossare le mascherini di protezione delle vie aeree e igienizzarsi le mani. Questo anche per mantenere la tenuta dei nostri ospedali: al di sotto della soglia dei 50 posti teorici ancora disponibili si dovrà pensare a come agire a scapito delle attività sanitarie ordinarie. Oggi sono 53, sembrano ancora tanti ma la realtà è diversa”.
PUNTI TAMPONE. Un campanello d’allarme giunge in particolare dall’ospedale di Santorso, sul tema dei punti tampone. Dopo una fase di due settimane di stabilità e relativa calma apparente, anche grazie all’allestimento di centri di raccolta in alcuni comuni con medici di famiglia e pediatri autorizzati, ieri si è registrato un dato record di 2.833 tamponi ieri, di cui 1.005 solo a Santorso, 987 a Bassano, 373 a Schio, 269 Asiago. I tempi di attesa sotto la mezz’ora sono stati confermati in tutti i punti, tranne proprio Santorso alle 18 di ieri dopo il tempo in fila si è prolungato fino a un’ora e mezza. Se posso trattarsi di primi segnali di una nuova risalita del trend di contagi, oppure di persone che “spingono” per effettuare il controllo in vista delle festività, come ha ipotizzato Simoni, si valuterà nei prossimi giorni.