Zaia chiede al Governo la “zona rossa” per il Veneto fino al 6 gennaio
A Montebelluna i medici hanno denunciato la grave situazione, a Verona si trasferiscono i pazienti di terapia intensiva in altre province anche lontane come Belluno, a Vicenza si è chiesto ai sindaci di accelerare i tempi di sepoltura per liberare gli obitori: questa è la situazione in Veneto che – come riporta il Corriere del Veneto – avrebbe indotto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a invocare la Zona Rossa»: “Servono restrizioni massime fino all’Epifania, se non ci pensa il governo le faremo noi”.
Iniziata intanto a Marghera la quotidiana conferenza stampa: Zaia viene incalzato dai giornalisti sulle modalità, diverse delle altre Regioni, di passare al Ministero della Salute i dati sui tamponi molecolari e rapidi, approccio che genererebbe “confusione nell’opinione pubblica”, hanno affermato alcuni giornalisti presenti.
Nel corso della conferenza stampa Zaia non ha parlato però di “zona rossa”, ma ha fatto capire che la “zona arancione” – le cui limitazioni sono il blocco dei confini comunali e dei bar e ristoranti, si discosta da quella gialla solo per questi due ambiti, facendo quindi capire che servono restrizioni più strette.
Notizia in aggiornamento