Decessi correlati al Covid, numeri impietosi: +81% di morti rispetto a un anno fa
Il dramma che l’Ovest vicentino sta quotidianamente affrontando, sotto gli occhi di tutti coloro che non li chiudono per convenienza od ottusità, è certificato dai numeri emersi in queste ora da un confronto tra i decessi avvenuti nel comune di Montecchio Maggiore in un arco temporale di 100 giorni, nello stesso periodo del 2019 e dell’anno in corso. Nella città castellano si registra un 81% in più di persone che hanno perso la vita, nel 2020, dato omnicomprensivo di tutti i residenti senza alcuna distinzione di fascia di età. Un’ulteriore conferma a quanto si percepiva individualmente anche solo osservando le bacheche degli annunci funebri nelle città e paesi dell’area.
La percentuale si riferisce all’uguale lasso di tempo compreso tra il 1 settembre e il 10 dicembre, secondo i documenti a disposizione dell’ufficio anagrafe del Comune. Molto peggio rispetto ai confronti numerici proposti sul periodo primaverile, quello della prima ondata del coronavirus. A incidere in maniera determinante sui raffronti l’incubo vissuto nei primi mesi autunnali dalla casa di riposo “La Pieve”, dove il virus ha falcidiato decine di vite. Se si guarda nel dettaglio alla sola categoria dei “grandi anziani”, vale a dire sopra gli 81 anni di età, la percentuale schizza al 131% in più, in questo caso su base annuale, rilevazione ancora aperta.
A rendere noto lo studio completato ieri è stato l’ufficio stampa dell’ente territoriale locale, con il fine di rendere pubblica a cittadini e organi di stampa l’effettiva portata delle conseguenze – letali nella maggioranza dei casi per la fascia della terza età – della diffusione del contagio da Covid-19. Dati incontrovertibili, che dovrebbero far riflettere – e anche pentire? – non solo i residui proseliti del negazionismo, ma anche chi nonostante tutto ancora non applica a puntino le misure di prevenzione richieste su ogni fronte per la salvaguardia della salute propria ma soprattutto altrui, di chi è più indifeso di fronte all’assalto del morbo pandemico.
IL DOPPIO CONFRONTO. Nel periodo 1/3–1/5, corrispondente alla prima ondata e coinciso con i due mesi circa di lockdown, è stato registrato un aumento complessivo dei decessi pari al 21%: 33 nel 2019, contro i 40 registrati nel 2020. In quel frangente, le difese erette a salvaguardia degli ospiti non lasciarono filtrare all’interno del centro per anziani alcun positivo potenzialmente infettivo, relegando al di fuori, quindi nelle private abitazioni, l’infuriare dei primi casi gravi e le conseguenti morti tra i pensionati montecchiani. Ma è la seconda ondata a registrare dati molto preoccupanti. Nel periodo 1/9-10/12, infatti, nel 2019 i deceduti erano stati 48, mentre quest’anno sono stati 87, segnando un +81%. Un dato che di fatto si costruisce nel periodo tra ottobre e novembre, rendendo ancora più drammatica la concentrazione di decessi in poche settimane, dopo un’estate e quindi il mese di settembre di tregua relativa.
GRANDI ANZIANI. Se si tengono in considerazione solo i deceduti oltre gli 81 anni di età, ecco che l’incremento è stato del 138%, passando dai 13 decessi nel 2019 ai 31 nel 2020 (24 maschi e 7 femmine, con un +167% fra i maschi). La fascia tra i 71 e gli 80 anni ha visto invece un incremento del 20%. “Non possiamo affermare che l’incremento dei decessi sia interamente attribuibile al Covid-19 – commenta il sindaco Gianfranco Trapula -, ma che il suo peso sia stato notevole, certamente sì. Il grande aumento della seconda ondata, infatti, è fortemente condizionato dai tanti anziani deceduti all’interno dell’Ipab La Pieve. I numeri confermano che è la fascia d’età più anziana quella ad essere stata maggiormente colpita e che la seconda ondata, purtroppo ancora in corso, è maggiormente letale nella nostra città rispetto alla prima. Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla pericolosità di questo virus è bene che li metta definitivamente da parte. Dobbiamo tutti rispettare in modo ferreo le regole se vogliamo che il 2021 non sia nefasto tanto quanto il 2020. Raccomando quindi la massima attenzione nel seguire le regole basilari per evitare il contagio: mascherina indossata correttamente, disinfezione delle mani, evitare luoghi affollati, specialmente se all’interno, e mantenere le distanze interpersonali”.