Covid, il premier Conte conferma le misure previste: “A Natale Italia zona rossa per 10 giorni”
Il presidente del Consiglio ha parlato al termine di una giornata lunghissima. Una giornata fatta di vertici, incontri, discussioni e alla fine il via libera al tanto atteso decreto sulla nuova stretta per Natale è arrivato solo intorno dopo le 20. Conte ne ha spiegato i motivi: “Abbiamo dovuto rafforzare le misure, è stata una decisione sofferta. Ragioniamo l’Italia sarà zona rossa nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose; dopo le 22 resta il coprifuoco. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”.
Ecco il quadro dei provvedimenti per le festività. L’Italia sarà rossa dalla vigilia di Natale fino alla Befana: una sorta di lockdown a singhiozzo tra dieci giorni “rossi”, ovvero solo quelli festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021). Ci saranno inoltre quattro giorni “arancioni” (28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021). Come ha detto lo stesso Conte: “L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Questo per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21”.
La questione sostegni economici. Su questo punto il premier ha dichiarato: “Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”. Il premier poi ha cerchiato in rosso una data sul caledanrio, quella del 27 dicembre, dicendo: “Abbiamo davanti la fine di questo incubo, ci avviamo pur con misure restrittive al “vaccine day” del 27 dicembre in Italia e in un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre”.
Capitolo vaccini. Conte a tal proposito ha affermato: “Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme. Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento”.