Rientrati in Italia i pescatori di Mazara del Vallo. Il comandante: “Ci hanno trattato malissimo”
Sono attraccati alla banchina del porto di Mazara del Vallo i due pescherecci ‘Antartide’ e ‘Medinea’ che hanno riportato in Italia i 18 pescatori liberati in Libia dopo oltre 100 giorni di sequestro. Ad accoglierli, il suono delle sirene di tutte le imbarcazioni ormeggiate.
In una nota il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo scrive: “Sono finalmente giunti nel porto siciliano i nostri pescatori di Mazara del Vallo. È un momento di immensa gioia per tutta l’Italia. È l’ora di mettere da parte ogni polemica e unirsi alla felicità dei familiari che ora potranno riabbracciare i propri cari e trascorrere con loro, in serenità, le prossime festività. Di questo dobbiamo riconoscere il grande lavoro della Presidenza del Consiglio, del Ministero degli Affari Esteri, dei Servizi di informazione per la sicurezza che hanno lavorato in silenzio e con grande professionalità per riportare a casa i nostri concittadini”.
“Ci hanno trattato malissimo” queste le uniche parole pronunciate da Pietro Marrone, il Comandante della Medinea che ha appena lasciato il porto di Mazara del Vallo. “Sono felice di essere tornato a casa”, ha aggiunto Marrone al fianco di ‘mamma Rosetta’, la donna di 74 anni che non ha mai smesso di lottare nei 108 giorni di sequestro.