Omicidio-suicidio di Padova: Alessandro Pontin segnalato più volte ai carabinieri
Era stato segnalato più volte ai carabinieri poichè “faceva cose strane” Alessandro Pontin, l’uomo che ha ucciso i due figli adolescenti e si è tolto la vita nel Padovano. “Nemmeno una bestia ammazza in quel modo i propri figli. Ma che uomo era questo?” è adesso il doloroso sfogo di Aldo Calzarotto, padre di Roberta, suocero del killer, che rivela: “Più volte mia figlia era stata a parlare con i carabinieri di quell’individuo”.
Quello di Alessandro Pontin era un volto noto a Trebaseleghe e dintorni. Per un lungo periodo l’uomo aveva lavorato come artigiano parquettista, ma poi le cose erano andate male ed allora aveva deciso di reinventarsi con una nuova professione, purtroppo dai guadagni ancora più incerti: aveva abbracciato le discipline olistiche. “Il mondo riflesso di Alessandro Pontin” è il nome del gruppo Facebook creato per cercare di attrarre clienti. Un’attività che portava avanti con la nuova fidanzata, Luciana Zillio.
Claudio Calzarotto, fratello dell’ex moglie di Pontin, parla di quello che è stato l’innesco della tragedia: “Mia sorella percepiva 100 euro al mese per i due bambini e al magistrato sembrava una cifra non adeguata, eccessivamente bassa. Lei aveva chiesto qualcosa di più, ma proprio questa settimana è stato tutto archiviato e lei era molto arrabbiata. Sembrava che lui non avesse colpe e invece”.