Zaia minacciato, video rivela la sua casa con tanto di colonna sonora da “Il Padrino”
Cresce il livello di allerta intorno alla figura di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Dopo le minacce di morte estemporanee via posta elettronica delle scorse settimane e una manifestazione pacifica di fronte a casa da parte di un gruppo di venetisti, la Digos ha acquisito anche un filmato girato proprio di fronte all’abitazione in provincia di Treviso del politico leghista.
Con tanto di lugubre colonna sonora di sottofondo tratta dal film di mafia “Il Padrino” e indicazioni precise su come raggiungere l’indirizzo noto nel paese di San Vendemiano che condivide con la moglie Raffaella.
“Per Natale, portate un caloroso saluto al vostro pastore Luca Zaia“, il messaggio che accompagna il filmato. Una goliardata, per i più, ma certamente lesivo della privacy dell’uomo prima che del politico che rappresenta il Veneto in virtù della sua carica amministrativa. Se possa configurarsi come una minaccia concreta all’incolumità difficile dirlo, e di questo aspetto se ne occuperà la magistratura. Sulla stampa locale, più di qualcuno ha collegato gli eventi recenti che lo riguardano nella sua sfera intima al tono più dimesso (del solito) dimostrato nel punto stampa quotidiano di sabato scorso.
Poi un secondo video è rimbalzato sui social dopo il primo, con un un invito anche qui dai toni ambigui “a fare gli auguri” direttamente a casa Zaia: “Imprenditori veneti, operai, disoccupati. Non suicidatevi. Venite a parlare direttamente a casa dei politici“. Entrambi i brevi filmati sarebbero stati girati di recente, al massimo nell’ultima settimana, da due diversi smartphone, e proprio davanti al cancello della villetta. A indagare la Digos, con bocche cucite in questa prima fase di acquisizione di elementi utili e rafforzamento delle misure di sicurezza intorno al Governatore regionale.
Da più parti sono giunti messaggi di incoraggiamento e di solidarietà, a partire da sabato scorso. Tra i quali si distinguono quelli a firma del Governo e del capogruppo di minoranza del Partito Democratico in Consiglio Regionale, il vicentino Giacomo Possamai: “azioni vili e inaccettabili”. Mentre si attende dal diretto interessato una dichiarazione e un chiarimento in merito nella prossima apparizione dalla sede di Protezione Civile di Marghera.