La Serie A di calcio saluta il 2020 con Milano Capitale: Milan e Inter in fuga
La Serie A manda in archivio uno degli anni più brutti della sua storia: questo maledetto 2020 segnato dal Covid-19. E il Milan non solo si conferma capolista dopo 14 giornate, ma chiude l’anno solare come la squadra che ha fatto più punti: ben 79 considerando ovviamente anche le partite andate in scena nel post-lockdown. Il Diavolo, anche contro la Lazio a San Siro, dimostra di essere una squadra che non molla mai: avanti di due reti, viene raggiunta e nonostante la delusione per la rimonta biancoceleste, trova la forza per prendersi i tre punti in pieno recupero. Un successo all’ultimo respiro contro una compagine solitamente abituata a vincere o a pareggiare le partite in quella che recentemente da “zona Cesarini” è stata ribattezzata “zona Lazio” o “zona Caicedo”, con riferimento al bomber ecuadoriano in forza ai capitolini re del gol all’ultimo minuto.
L’Inter continua a tenere il passo del Diavolo restando a -1 dai cugini rossoneri. Al Bentegodi di Verona, contro l’Hellas, Conte e i suoi inanellano la 7° vittoria di fila: scaligeri battuti 2-1. Un settebello che lancia i nerazzurri. Con Lukaku a secco è Lautaro il grande protagonista. Resta da migliorare la fase difensiva alla luce delle frequenti amnesie come il black-out che favorisce il momentaneo pareggio dei padroni di casa. Intanto, con queste due vittorie, Milan e Inter staccano la concorrenza e provano ad andare in fuga. Tengono il passo solo Roma e Sassuolo.
La Juventus precipita a -10 dai rossoneri e a -9 dall’Inter. Certo, i bianconeri hanno una partita in meno ma i numeri sono preoccupanti nel confronto con le prime 14 giornate del 2019. La Juve del tanto esaltato Pirlo ha ben 11 punti in meno della Juve del tanto bistrattato Sarri. Le milanesi guadagnano due punti anche sul Napoli che in casa contro il Torino rischia di subire la terza sconfitta consecutiva. Azzurri salvati da una perla di Lorenzo Insigne: 1-1 al “Maradona”. Pur avendo la miglior difesa, il team di Gattuso continua a risultare fragile. Lacune anche nella costruzione del gioco e nel liberare gli uomini al tiro.
Roma: Natale al terzo posto. I giallorossi di Fonseca battono 3-2 il Cagliari all’Olimpico e si prendono in solitaria il gradino più basso del podio. Strana squadra la Roma: gioca un bel calcio, a tratti spettacolare, però resta poco equilibrata sotto tutti i punti di vista, soprattutto sotto l’aspetto della tenuta mentale. Durante i 90 minuti troppi alti e bassi. Un copione rispettato anche contro gli isolani dell’ex Di Francesco. Senza dimenticare un problema portiere sempre più grave. Nell’imminente mercato di gennaio, il gruppo Friedkin, tra le altre necessità, dovrà fare uno sforzo acquistando un estremo difensore affidabile.
Fatto quasi unico: sono andate in scena ben 8 partite in una sola serata. Ultimo sforzo di un autentico tour de force, poi breve relax con le famiglie per le festività natalizie: si riprende il 3 gennaio. A causa dei tanti turni di campionato ravvicinati, molte squadre sono arrivate col fiato corto a questo 23 dicembre. Stanchezza che aumenta tra le compagini impegnate nelle Coppe europee. Il Sassuolo ritrova vittoria e quarto posto in un colpo solo: 3-2 neroverde a Genova contro la Sampdoria. L’Atalanta torna pazza e a Bologna prima si porta sul 2-0 con doppietta di Muriel, poi si fa riprendere.
Il bel Benevento di Pippo Inzaghi espugna Udine per 2-0 e si piazza al decimo posto in classifica. Uno straordinario risultato per la neopromossa. Curiosità, il Benevento di Pippo adesso è a soli 3 punti dalla Lazio di Simone. Intanto, le “Streghe” nelle ultime 7 partite hanno perso solo una volta: un ottimo ruolino di marcia. Al Genoa, la scossa tecnica ha dato i suoi frutti: ritorno con vittoria per Ballardini sulla panchina del Grifone dopo l’esonero di Maran. I rossoblù si prendono il derby ligure in casa dello Spezia: una gran bella boccata d’ossigeno. Mentre il Torino rimane inesorabilmente fanalino di coda.