Covid-19: Vicentino e Veneto, situazione sempre impegnativa. Contagi ancora in crescita
591 morti in una settimana: è questo il tragico numero che illustra cos’è oggi l’epidemia da Covid-19 in Veneto. Nell’ultima settimana, una media di 85 decessi al giorno. Tantissimi, tenuto conto che i numeri di tutta Italia hanno oscillato fra i 500-600, e che nella nostra regione i decessi dall’inizio dell’emergenza (quindi in dieci mesi) son stati 5.859.
Nel Vicentino, le persone morte alle quali era stata riscontrata la positività al virus sono state 95 in una settimana, una media di 13-14 al giorno. E’ confrontando questo numero con quello complessivo (dall’inizio dell’epidemia) che si capisce come la situazione ancora molto drammatica: in provincia di Vicenza da febbraioi decessi di persone contagiate son stati 1.164, ossia 8 morti su 100 si sono concentrati negli ultimi sette giorni.
Gli attualmente positivi. L’epidemia non è in regressione, anzi, continua ad espandersi. Lo conferma il raffronto con i dati di sette giorni fa, così come quello relativo alle ultime 24 ore, entrambi impietosi. Continua ad aumentare infatti in Veneto la massa di persone che sono attualmente positive: oggi sono 104.022, una settimana fa erano seimila in meno (per la precisione erano 98.014). L’aumento è di 696 unità in sole 24 ore. Stessa situazione nel Vicentino, dove gli “attualmente positivi” in sette giorni sono aumentati di 603, passando da 17.092 a 17.809 (+142 nelle sole ultime 24 ore).
I numeri dicono che il Veneto attualmente è la regione più colpita con 3357 contagiati in 24 ore, seguita dalla Lombardia (2153), l’Emilia-Romagna (1129) e la Campania che è tornata stabilmente sotto quota mille. Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità è complesso prevedere quale tipo di impatto potrebbero avere le feste natalizie sull’epidemia, ma “le aumentata mobilità e interazione interpersonale potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di Sars-CoV-2”. E questo comporterebbe “un conseguente rapido aumento dei casi a livello potenzialmente superiore a quanto osservato a novembre”. In sostanza, si arriverebbe alla terza ondata. Gli esperti esortano il Veneto (che in questo momento appare la regionw più a rischio) a varare nuove restrizioni, anche perché la regione ha un’incidenza di quasi 500 positivi per centomila abitanti, la più alta in Italia.
I ricoveri. In Veneto oggi sono 3.662 le persone ricoverate (nei diversi reparti, nelle terapie intensive e negli ospedali di comunità, comprendendo nel numero sia le persone positive che quelle che dopo il ricovero si sono successivamente negativizzate), secondo quanto riporta il bollettino dell’Azienda Zero delle ore 8 del 24 dicembre, mentre una settimana fa erano 3.586, ma con un andamento altalenante, che non riesce a dare il segno di una vera e convinta discesa ma sembra invece stabilizzarsi “in alto”.
Un dato di speranza viene però dai numeri dei ricoveri nel Vicentino (che però deve tener conto anche della massa di decessi): i dati del 23 dicembre sommano 505 persone (dopo il picco di 569 del 10 dicembre scorso). Ecco la suddivisione nell’Ulss 8 Berica, dove complessivamente i ricoverati sono 271 (con un picco di 314 il 7 dicembre), dei quali 168 all’ospedale San Bortolo di Vicenza, 27 a Noventa, 76 a Valdagno. A questi vanno aggiunti 40 ospiti nelle cliniche Villa Berica ed Eritenia.
Per quanto riguarda invece l’Ulss 7 Pedemontana, a ieri sera i ricoverati erano 234 (il picco di 256 è del 9 dicembre): 154 all’ospedale di Santorso, 22 a Bassano, 10 ad Asiago, 25 all’ospedale di comunità di Marostica, 18 in quello di Montecchio Precalcino e 5 alla comunità Il Tulipano sempre a Marostica.
Le terapie intensive. Sono 382 i pazienti più gravi che negli ospedali veneti in questo momento hanno necessità di cure nei reparti di terapia intensiva: un numero purtroppo ancora in costante crescita, segno di patologie sempre più complesse. Una settimana fa erano 365, 17 in meno. Nel vicentino i numeri sono stabili (ma va tenuto presente l’alto numero di decessi): 43, purtroppo in aumento dopo una flessione nel corso dell’ultima settimana. 24 a Vicenza, 18 a Santorso e 1 a Bassano.