Bimba di un anno e mezzo azzannata al volto da un pitbull. Operata, è fuori pericolo
E’ trascorsa ormai una decina di giorni da quei terribili secondi, e solo ora una bambina di appena un anno e mezzo può dirsi fuori pericolo, dopo essere stata aggredita da cane. E’ stata morsa, parrebbe al volto e alla nuca, da un pitbull lo scorso 19 dicembre. Era un sabato, di mattina, a Camisano Vicentino. Per poi essere trasportata in codice rosso di massima urgenza all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove è stata operata e trasferita nel reparto di terapia intensiva pediatrica.
Ora starebbe meglio, avviata alla guarigione, anche se inevitabilmente segni del “faccia a muso” cruento dovrà portarli a lungo nel fisico, così come lo choc patito. L’incontro con quell’apparentemente docile animale di compagnia, di proprietà di una vicina di casa e che accarezzava pr gioco fino poco prima, in pochi attimi ha scatenato un dramma che poteva sfociare conseguenze perfino letali se un adulto non fosse intervenuto in tempo per strappare la piccola dalla furia del cane – che mai aveva dato problemi in passato -, innescata da qualcosa nel suo istinto.
La vicenda particolarmente delicata vista l’età tenere della poco più che neonata è stata mantenuta sotto stretto riserbo dalla famiglia e anche dagli operatori del Suem, almeno nell’imminenza dopo quel sabato di terrore. Lo scorrere dei primi giorni di apprensione per le sorti della bambina hanno fatto vivere un Natale cupo a chi era al corrente dell’incidente ma poi, in virtù dello scongiurato pericolo di infezioni e dello stabilizzarsi del quadro clinico generale, la notizia è trapelata. La consolazione, per i genitori e gli altri congiunti più vicini, consisteva nella speranza che in prospettiva tutto potesse risolversi per il meglio. E questa è la direzione. Ne parla in modo approfondito un servizio sul Giornale di Vicenza.
Le ferite riportate al volto si sono presentate in tutta la loro gravità all’arrivo in pronto soccorso, dopo le prime cure portate già in viaggio in ambulanza per arginare la perdita di sangue. Dopo i primi giorni di assistenza in terapia intensiva, più équipe del San Bortolo hanno portato a termine un intervento di chirurgia plastica e ricostruzione maxillo-facciale, con l’ausilio del personale pediatrico, cercando di rimediare ai danni alle labbra e anche di salvare un occhio gravemente lesionato. Gli specialisti che si sono alternati hanno svolto al meglio il loro difficile lavoro e, confidando nella giovanissima età della paziente, anche il recupero a livello estetico con la dovuta pazienza dovrebbe dare i risultati sperati.
Un episodio analogo risale al mese di agosto a Thiene. Anche in quel caso fu una bambina, ma più grande (di 11 anni) a patire le conseguenza del sanguinoso “incontro ravvicinato” in quell’occasione con un esemplare di Rottweiler, nonostante la presenza della proprietaria. Simili anche le circostanze: la piccola si era avvicinata per accarezzare il cane di una vicina di casa, facendo scattare la natura istintiva. Infine furono ancora i medici del San Bortolo a intervenire.