Il dolce dell’Epifania: la ricetta della Torta Putana
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Il giorno dell’Epifania è tradizione mangiare in famiglia la Torta Putana. La leggenda racconta che il nome singolare di questo piatto sembri derivi da un incidente avvenuto in un ristorante dove un noto cuoco vicentino degli anni 50 inciampò e rovesciò la torta a causa di un blackout. L’altra versione, come ha raccontato Amedeo Sandri ai microfoni di Radio Eco Vicentino, piazza l’origine del nome nell’utilizzo di vari ingredienti: si usava quello che era disponibile in casa.
Lo chef Amedeo ha raccontato che ci sono due modi per fare la Torta Putana. Nella prima versione si utilizza il pane raffermo che si mette in bagno nel latte. Dopodiché si aggiungono mele, uvetta, uova, e lo zucchero.
La seconda versione parte da una polenta fatta con il latte, la farina gialla e quella bianca. A questo composto si aggiungono successivamente fichi secchi tagliati a fettine, mele, uvetta, pinoli, cannella e burro fuso. In entrambe le versioni però non bisogna aggiungere il lievito perché è un dolce compatto.
La torta si mette successivamente in forno per 45-50 minuti a 160-170 gradi.