Juventus-Napoli non giocata per Covid: le motivazioni che danno ragione ai partenopei
Telenovela ai titoli di coda. La vicenda della mancata presenza del Napoli allo Stadium contro la Juve causa Covid, scrive “The End”. Il Collegio di Garanzia del Coni ha infatti pubblicato le motivazioni della sentenza emessa lo scorso 22 dicembre sulla partita che, dovrà essere recuperata in data da destinarsi, dopo la mancata disputa del 4 ottobre scorso a Torino. E’ stato quindi annullato il 3-0 a tavolino in favore dei bianconeri e cancellato il -1 in classifica per la squadra di Gattuso. Secondo le Sezioni Unite del Collegio di Garanzia, le decisioni dei giudici endofederali non hanno tenuto conto del sistema disegnato dal legislatore emergenziale e, in particolare, del criterio della gerarchia delle fonti. In sostanza il Collegio riconosce che non c’è stata malafede dietro la mancata trasferta del Napoli.
Nelle motivazioni, viene inoltre sottolineato che il ricorso del Napoli contro la sconfitta a tavolino ed il punto di penalizzazione comminate dalla Figc “è fondato e va accolto” e che il Napoli “ha agito senza malafede e in piena coerenza con quanto stabilito dalla normativa vigente e, che, di conseguenza, nessuna responsabilità può essere addebitata alla società in questione”.
La società sportiva Napoli ha applicato il Protocollo FIGC vigente all’epoca “dei fatti di causa, che rimandava, con riferimento alla procedura da osservare in caso fosse accertata la positività al Covid-19 di un calciatore, alla circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020 e, dunque, all’esclusiva competenza della ASL territorialmente competente”.
La nota della SSC Napoli: “Le motivazioni della decisione reintegrano pienamente la dignità e l’immagine del Napoli – si legge nella nota del club -. Il Collegio di Garanzia ha riconosciuto che la preclusione alla trasferta si era già verificata con l’emanazione dei tre provvedimenti di sabato 3 ottobre 2020”. Di conseguenza, la decisione in questione ha confermato che la SSC Napoli ha agito in piena buona fede e nel rispetto nella normativa emergenziale e dello stesso Protocollo FIGC (costituito, allora, da un mero rinvio alla Circolare del Ministero della Salute 18 giugno 2020), in quanto – laddove fosse partita con il volo del sabato sera – la stessa avrebbe violato i provvedimenti dell’Autorità Sanitaria e avrebbe posto in essere un illecito penale, ai sensi dell’art. 650 c.p.”
“La SSC Napoli -conclude la nota – ringrazia gli avvocati Enrico Lubrano e Mattia Grassani, che hanno fatto valere le giuste ragioni della Società e ottenuto il pieno accoglimento delle stesse, con piena reintegrazione non solo degli interessi sportivi, ma anche della propria dignità e immagine.