Neonata prematura nasce nel bagno della guardia medica: salvata in extremis, pesa 690 grammi
Pensava che quella nausea e il vomito, fossero legati a una indigestione ed essendo incinta, ha preferito recarsi alla guardia medica al centro polifunzionale dell’Ulss 7 Boldrini di Thiene, ma mai avrebbe pensato che di lì a pochi minuti la sua piccolina sarebbe venuta al mondo, improvvisamente, nel bagno con l’assistenza del medico di turno.
Ora quella creaturina di 690 grammi, nata il 2 gennaio con grande anticipo (alla 25esima settimana e 3 giorni di gestazione e nel posto inadatto) dopo aver vinto la prima battaglia nell’attimo stesso della sua nascita, sta lottando nella Tin, la Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Santorso: intubata e ventilata, dopo aver subito alcune trasfusioni, come accade a tutti i bimbi così precoci. A Santorso, nell’Unità operativa complessa di Pediatria diretta dal dottor Massimo Scollo, la piccola è peraltro in buone mani. La sua situazione clinica rimane critica ma stabile e la strada davanti perché sia fuori pericolo è ancora lunga.
La tempestività e la preparazione del medico di guardia, poi quella degli operatori del Suem, del team del pronto soccorso e dei neonatologi, hanno consentito di salvare la piccolina. “E’ stato un evento eccezionale – spiega Massimo Scollo – per il modo e il luogo in cui è avvenuto il parto e la sua distanza dall’ospedale. Nelle nascite precoci, la prima ora è fondamentale: l’intervento e le giuste azioni del medico di guardia hanno consentito di far sopravvivere la neonata fino all’arrivo dell’ambulanza, che poi l’ha presa in carico e ha provveduto a massaggiarla e ventilarla durante il trasporto”. Nel frattempo, neonatologo e infermiere erano giunti in pronto soccorso con l’isola neonatale, attrezzata con tutta la strumentazione necessaria: la bimba è stata stabilizzata direttamente lì, quindi portata nella Tin.
I genitori hanno sui trent’anni e sono molto scossi: ora sono affiancati dal servizio di psicologia clinica dell’ospedale dell’Alto Vicentino, diretto dalla psicologa Emilia Laugelli. “E’ importante che si crei una alleanza fra medici e genitori” spiega Scollo. La strada sarà lunga e irta di ostacoli, ma nella neonatologia di Santorso son stati salvati anche bimbi più piccoli, uno addirittura di soli 480 grammi.