Cantiere Spv, patata bollente è la deroga senza risposte. Sindaco: “abbiamo inoltrato le istanze di tutti”
Il comitato Vallugana attende un feedback dal Comune di Malo in seguito all’incontro-confronto dello scorso 5 novembre, e dal canto suo l’ente locale, dopo aver inoltrato un elaborato “compendio” di richieste di delucidazioni e sulle tempistiche a sua volta lo aspetta dalla Sis, vale a dire la società committente dei maxi lavori per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta.
A renderlo noto è il sindaco di Malo Moreno Marsetti, in replica dovuta a un comunicato inoltrato alla stampa locale nei giorni scorsi. Un testo denso di interrogativi a firma di Andrea Viero, presidente del comitato Vallugana sorto a tutela dei residenti della località, “sotto assedio” da tempo a causa degli scavi del cantiere e il conseguente torpedone di camion in processione. “L’amministrazione è presente e continua ad ascoltare le richieste dei residenti – risponde Marsetti – e nel limite del possibile agire, dove è di competenza, per fornire risposte esaustive nei tempi tecnici compatibili con l’acquisizione di elementi certi”.
La dispersione di materiale pulviscolare nell’aria e il passaggio “vibrante” di mezzi pesanti sono stati e in parte continuano a rappresentare i corollari dei lavori. Ultimati sul lato maladense, almeno, della galleria più controversa della grande opera infrastrutturale nel suo complesso. Caratterizzata da più stop e riprese dei lavori in seguito a molteplici vicende giudiziarie, sequestri e dissequestri che anno hanno allungato il termine del tracciato verosimilmente al 2022. Il “ritardo” di comunicazioni di ritorno sul tema delle deroghe h24 concesse ai cantieri attivi o di recente ultimazione si spiegano con l’attesa di risposte ai quesiti inoltrati per conto della cittadinanza, “spediti” a fine novembre – quindi poco più un mese fa, con le festività “di traverso” – dopo aver raccolto anche altre istanze di residenti di aree diverse di San Tomio di Malo e dintorni.
“Pur comprendendo la richiesta di quello che è stato definito un feedback da parte nostra – spiega Marsetti, chiamato direttamente in causa -, voglio far presente che in seguito all’incontro del 5 novembre scorso abbiamo incontrato la società committente anticipando i quesiti e le necessità di delucidazioni già il giorno dopo, come previsto e promesso. Per poi inviare un documento formale riassuntivo a fine novembre dopo aver raccolto ulteriori segnalazioni di cittadini di Monte Palazzo e di via Vergan e di altre zone di passaggio dei camion, ad esempio, in modo da rappresentare le problematiche in modo articolato e su più ampio raggio. Serve quindi ancora un po’ di pazienza”.
In pratica, non solo i membri del comitato Vallugana avevano espresso le rimostranze, ma anche altri residenti interessati all’andirivieni dei mezzi. Alcuni consiglieri si sono così occupati di ascoltare malumori e annotare lamentele, per formalizzare in un unico testo il compendio di istanze in parte già palesate dal Comitato. Nel frattempo, come evidenzia il sindaco, in Comune a Malo non si è rimasti a guardare. “In base alle segnalazioni giunte tra ottobre e novembre abbiamo attivato 70 controlli, con 20 verbali evasi dalla polizia locale, inoltre ricordo l’ordinanza comunale che impone ai mezzi in uscita ad esempio la chiusura dei teloni e il lavaggio delle ruote per non imbrattare le strade. Riguardo al tema della deroga sugli scavi, abbiamo rivolto la questione a chi di competenza e attendiamo risposta sull’effettiva validità e sulla durata. Motivo per cui respingiamo con decisione chi parla di immobilismo da parte del Comune: daremo delle risposte certe non appena saremo di grado di farlo, in tempi accettabili, visto che la volontà di collaborare da parte dei dirigenti di Sis non è mai stata in discussione. Insomma, siamo stati meticolosi nel raccogliere la voce di tutti gli interessati, anche se questa condotta ha determinato un paio di settimane in più ma siamo sicuri a breve arriveranno le risposte dovute”.
Tra le questioni irrisolte e su cui si pongono interrogativi, all’indomani della chiusura del cantiere “est” della galleria con l’ultimazione del tratto di raccordo con la Spv che sorgerà nell’Ovest Vicentino, quello che era un incessante passaggio di veicoli di trasporto di materiali, ora più moderato ma comunque ancora presente. Anche questo fatto è legato alla concessione della deroga materia di discussione. Va da sè che i residenti di Vallugana, esasperati e non nuovi a proteste e chiarimenti in Municipio e in Regione, auspicavano che l’epilogo delle colonne di tir fosse oramai in dirittura d’arrivo. Ma non sarà così nel breve periodo. “Allo stato attuale non è possibile bloccarne il transito – continua Marsetti – in quanto la chiusura sostanziale del cantiere per l’area di Malo non impone alcun divieto di accesso e utilizzo della viabilità che, ragionevolmente, rimane consentita per accelerare i tempi dei lavori, evitando di accumulare ulteriori ritardi che andrebbero a prolungare ancor più i disagi generali per l’opera. Ma ci atterremo anche in questo caso e agiremo di conseguenza alle risposte che otterremo, si spera a breve, a fronte di un nostro sollecito”.