A spasso in bici con 57 dosi di eroina e cocaina in tasca. Arrestato per spaccio e ricettazione
Lo stato di incensurato è da ritenersi in prossima scadenza per un 39enne africano, titolare di un regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, “beccato” ieri dalle Volanti della Questura di Vicenza con 57 dosi di droga già preconfezionate e pronte da smerciare agli acquirenti. E quindi arrestato in flagranza e in cella, in attesa della convalida di un giudice del Tribunale berico, con un ulteriore accusa di ricettazione di refurtiva ritrovata in uno zainetto.
Oltre alle sostanze stupefacenti sono stati sequestrati nell’operazione tre smartphone e un personal computer portatile che risultava rubato con denuncia formale, già riconsegnato al legittimo proprietario dopo averlo rintracciato. Incamerato infine come elemento di prova anche il denaro contante nella disponibilità dell’indagato – circa 140 euro in tutto-, ritenuto provento dell’attività illecito.
L’uomo, di nazionalità nigeriana, nel pomeriggio di ieri intorno alle 15.30 era finito sotto lo sguardo dei poliziotti mentre si aggirava mentre spingeva una bicicletta con le mani nel parcheggio di un supermercato in viale Mazzini. Alla vista della pattuglia impegnata nei controlli il fare sospetto del 39enne assumeva ancora più i contorni di qualcosa di losco, visto che l’uomo aveva accelerato il passo nel tentativo di guadagnare l’uscita dal piazzale e defilarsi. Condotta non sfuggita alla Volante che ha avvicinato e perquisito l’individuo, risultato un richiedente asilo per motivi umanitari.
Si trattava di O.P.O., queste le iniziali rese note, come sopra accennato cittadino straniero senza dimora ma con permesso di soggiorno valido, trovato in possesso di 52 dosi di eroina e 5 di cocaina nel dettaglio. Tutte di pochi grammi tanto da tenerle nascoste in un piccolo borsello all’interno della giacca. I telefoni, tutti sequestrati, sono al vaglio degli investigatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico al fine di ricostruire la rete di clienti e fornitori di cui si serviva il giovane pusher.