Vaccini in Rsa, prima fase ok nell’Ulss 7. Adesioni al 90% tra gli ospiti e al 66% tra gli operatori
Tra coloro che non presentavano indicazioni 9 anziani su 10 tra gli ospiti delle case di riposo di Altovicentino e area bassanese hanno autorizzato la somministrazione del primo vaccino autorizzato, prodotto dalla Pfizer/Biontech. O, per loro conto, ci hanno pensato le rispettive famiglie. Tutti ospiti di Rsa monitorate dall’Ulss 7 Pedemontana attendono ora il secondo dosaggio, previsto e calendarizzato a distanza di 21 giorni esatti da quello precedente, come da protocolli diffusi dall’azienda farmaceutica.
Il dato analogo che riguarda però le varie figure professionali che operano nei 39 centri di assistenza residenziali distribuiti nel territorio riserva una quota di adesioni apri a 2/3 della popolazione complessiva. Si tratta di medici, infermieri, operatori sociosanitari (meglio noti come Oss), personale amministrativo interno e altre figure di collaboratori di vario genere (pulizie, cucina, fisioterapisti etc) invitati dalle rispettive direzioni a valutare la possibilità di accedere tra i primi in assoluto alla campagna di vaccinazione facoltativa.
A renderlo noto l’azienda sanitaria territoriale nel primo pomeriggio di sabato, dopo aver messo in campo quasi 4 mila delle dosi di vaccino messe a disposizione dalla Regione Veneto, passando per il Ministero della Salute e la rete locale. “Con la giornata di ieri si è conclusa la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid in tutte le 39 strutture residenziali e semiresidenziali nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana. Complessivamente sono state somministrate 3.772 dosi, 1.917 ad altrettanti ospiti e 1.855 agli operatori, e per tutti è già stato programmato il richiamo, esattamente 21 giorni dopo la prima iniezione. Il tasso di adesione è stato di oltre il 90% tra gli ospiti e del 66% tra gli operatori ai quali è stato proposto (escludendo chi in questa fase non poteva essere vaccinato per motivi di salute)”.
Il tutto grazie ad un lavoro capillare iniziato il 31 dicembre e da allora portato avanti senza soste, sabati e domeniche inclusi: “Ringrazio tutto il personale impegnato in questa fondamentale campagna di vaccinazione – sottolinea il dott. Bortolo Simoni, Commissario dell’Ulss 7 Pedemontana -, che ha dimostrato efficienza e capacità di organizzazione. Questo è un passo fondamentale verso la messa in sicurezza di una delle categorie più fragili e più colpite dal virus, anche se voglio ricordare che l’immunità si crea dopo il richiamo e pertanto è fondamentale continuare ad avere la massima attenzione nei protocolli di sicurezza all’interno delle strutture”.
Non appena si concluderà la seconda fase operativa per chi ha già ottenuto la prima dose, e chi avesse dei ripensamenti tra gli indecisi o gli assenti per malattia (non Covid), toccherà ai pensionati Over 80 e ai malati oncologici e gravi per altre patologie sottoporsi alle iniezioni controllate, qui con il prodotto commercializzato da Moderna, il secondo autorizzato in ordine di tempo in ambito europeo.