Brasile nel caos. Temer ha mobilitato le forze armate
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Situazione sempre più incandescente in Brasile dove tutti i ministeri della capitale Brasilia, sono stati evacuati in seguito a gravi atti di vandalismo compiuti da alcuni manifestanti, durante le proteste. Secondo i media locali, nelle sedi del ministero dell’Agricoltura e delle Finanze sono stati segnalati anche principi di incendio. Alcuni dimostranti, con il volto coperto, sono entrati in conflitto con la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni e granate stordenti.
Ci sono almeno 5 persone colpite da armi da fuoco. Tra questi un ambulante che si trovava nella zona e che non partecipava alla protesta. Un colpo di pistola gli ha attraversato la faccia all’altezza della mascella. Altre 44 risultano ferite, con tagli al volto, alle mani, alle braccia, sul corpo. Otto poliziotti sono stati ricoverati con ferite e contusioni.
Per difendere la sede della presidenza della Repubblica e dei ministeri a Brasilia, il presidente Michel Temer ha mobilitato le forze armate. La decisione del capo di Stato, formalizzata da un apposito decreto e comunicata dal ministro della Difesa, Raul Jungmann, è stata criticata tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione. “Spero che la notizia non sia vera”, ha commentato il giudice della Corte suprema, Marco Aurelio. Temer ha fatto sapere che l’aveva sollecitato il sindaco di Brasilia, Rodrigo Maia (DEM-RJ). Ma il sindaco ha detto di essersi solo consultato con il Capo dello Stato e ha giudicato “eccessiva” la misura. Temer a sua volta ha scaricato tutto sul ministro della Difesa in una girandola di accuse e controaccuse. Il provvedimento si basa su una legge d’emergenza, la Law and order Assurance (GLO), varata nel 1999, rivista nel 2001 e poi firmata dalla Rousseff nel 2014 . E’ stata applicata solo durante le Olimpiadi e i Mondiali dell’anno scorso.