Cane domestico e volpe selvatica morti nei campi. A ucciderli dei bocconi avvelenati
Ci sarebbe la disumana mano dell’uomo dietro alla morte di un cane di nome e di una volpe avvenute ieri nel Bassovicentino, in località Teonghio, nel comune di Orgiano. A denunciarlo il giovane padrone di un meticcio di 9 anni nome Tobia, uscito in passeggiata con un componente della famiglia come tante altre volte nelle domeniche di bel tempo. E purtroppo stroncato in pochi minuti, con ogni probabilità dopo aver ingurgitato dal veleno letale contenuto in un bocconcino killer.
Nulla si è potuto fare per salvare la povera bestiolina, passata da uno scodinzolare felice per l’uscita all’aria aperta insieme a uno dei suoi padroni al dolore lancinante che l’ha portata alla prematura morte, nonostante la corsa presso una clinica veterinaria della zona. La circostanza del ritrovamento della carcassa di un esemplare di volpe nei paraggi lascia intendere che qualcuno abbia deliberatamente disseminato di esche il territorio circostante, incurante del rischio non solo per la fauna selvatica ma anche per animali di compagnia come il povero Tobia.
Il triste episodio recente risale a ieri, domenica 24 gennaio, seguito da un post pubblicato sul gruppo Facebook “Sei di Orgiano” da Dennis Lionello, mirato a mettere in guardia altri proprietari di animali dal passeggiare da quelle parti, in particolare in via Teonghio e via Paradiso. “Il nostro Tobia ha subito cominciato ad avere degli spasmi e la bava alla bocca – ci spiega il ragazzo -, era uscito con mio padre che lo ha subito caricato in un furgoncino portandolo dal veterinario. Purtroppo non ha potuto far molto e nel certificato ha indicato come sospetto avvelenamento la causa di morte. In seguito abbiamo fatto denuncia ai carabinieri che si sono mossi subito”. La volpe rossa, morta probabilmente alcuni giorni prima e fotografata prima che la stessa sorte toccasse al cucciolo, sarà sottoposta ad autopsia, dopo essere stato rimossa dagli stessi militari.
“L’intento del mio post di ieri è avvertire più persone possibili – conclude Dennis – e che come monito per chi si è comportato in questo modo, anche se non aveva l’intento di uccidere il mio cane. Non va fatto, anche se le volpi recano disturbo mettere dei bocconi avvelenati è illegale e queste sono le conseguenze”. La zona di campagna ora è a buona ragione da considerare off limits fino a quando non verrà operata una bonifica da parte delle autorità preposte. Gli autori ad oggi ignoti di questa condotta deprecabile dal punto di vista umano ed etico rischiano conseguenze sul piano pecuniario e penale.
Non si tratterebbe comunque di un caso isolato quello denunciato ieri via social, viste le testimonianze di altri cittadini di Orgiano che raccontano di cani intossicati, uno dei quali non sarebbe sopravvissuto come accaduto per Tobia. Le esche erano destinate alle specie selvatiche che si aggirano per i campi del Bassovicentino di notte, nocive per le coltivazioni, per una deprecabile pratica retaggio del passato già accertata ad esempio sull’Altopiano di Asiago per “liberarsi” dei lupi, ma che ha provocato decine di vittime fra i cani in uscita in particolare nella zona dell’Ossario. Un triste legame tra Bassovicentino e Altopiano, che ha provocato dolore e rabbia in molte famiglie affezionate al proprio amico a quattro zampe, e tanto sdegno nella popolazione come sta avvenendo in queste ore ad Orgiano.