Individuato il complice dei raid in moto (rubata). Ora sono due i 18enni ai domiciliari
Come era lecito attendersi, le forze dell’ordine hanno estratto dal cilindro delle indagini congiunte tra carabinieri di Thiene e Piovene e polizia locale Nord Est Vicentino anche il nome del secondo complice. Un giovane di nazionalità straniera ma cresciuto in Veneto co-autore dei raid in motocicletta (con targa contraffatta) che lo scorso martedì 12 gennaio videro due adolescenti seminare una scia di reati tra Piovene Rocchette e Carrè. Rapine e furti dei quali dovranno rispondere in tribunale e che si inseriscono nel tema della delinquenza giovanile.
Si tratta in questo caso di Abu Bakry Sy, 18enne nato nel 2002 e residente a Thiene, ragazzo ancora incensurato che si è infilato in guai seri con la giustizia, per racimolare pochi euro distratti da auto in sosta e attraverso uno scippo. Viene descritto come amico fraterno di Nizar Lemma, quest’ultimo già arrestato una decina di giorni fa, suo coetaneo e ritenuto complice delle scorribande.
A risalire all’identità di colui che si trovava alla guida della moto Ktm 250, risultata rubata un mese prima sempre a Thiene, sono state le forze dell’ordine impegnate nelle indagini, in particolare la polizia locale Ne.Vi. di Thiene che una decina di giorni fa aveva stretto il cerchio intorno al primo dei due accusati, tra l’altro trovato in possesso di una modesta quantità di droga e segnalato in prefettura come assuntore. Mentre ai carabinieri della stazione di Piovene Rocchette è toccato l’onere di trarre in arresto Sy, a supporto agli agenti del consorzio. Avvenuto ieri sera a Thiene dopo l’ordine di cattura esecutivo giunto dalla Procura della Repubblica di Vicenza.
I due giovani saliti alla ribalta della cronaca, poco più che maggiorenni, sono ritenuti i responsabili di una serie di scippi e rapine avvenuti nell’arco di meno di un’ora tra Carrè e Piovene. Numerose le testimonianze che descrivevano i due malviventi a bordo di una motocicletta da cross, poi sequestrata dagli operatori di polizia locale thienesi che già erano sulle tracce di Lemma per altri motivi, attendendo il momento propizio per la cattura dopo in flagranza di reato, avvenuta lo scorso 15 gennaio.
Un ruolo decisivo nelle fasi di investigazione successive ai raid dei due adolescenti lo hanno recitato i filmati di videosorveglianza nei due paesi teatro delle ruberie, che hanno permesso tra l’altro di cercare e trovare gli abiti indossati dal 18enne alla guida del mezzo a due ruote. La perquisizione del luogo dove vive ha infatti permesso di riconoscere i capi d’abbigliamento senza alcun dubbio, avvalorando i sospetti mirati sul giovane. Dopo la notifica dello stato di arresto, è stata disposta la misura di custodia attenuata degli arresti domiciliari, al pari dell’amico e complice.