Usa, il Segretario di Stato: “rifugio a chi fugge da Hong Kong”
“Se sono vittime della repressione delle autorità cinesi, dovremmo fare qualcosa per dare loro rifugio” così, in un’intervista alla Nbc, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, apre la strada all’accoglienza dei fuggitivi di Hong Kong. Lo stesso ha definito un “problema profondo” la carenza di trasparenza di Pechino sul coronavirus ricordando ritardi e ostacoli nell’accesso degli ispettori dell’Oms ai siti di Wuhan.
Il capo della diplomazia americana ha poi sottolineato: “la sfida che ci pone la Cina dipende più dalla debolezza provocata da noi stessi che dalla sua forza emergente”. Gli Stati Uniti con Joe Biden riacquisteranno forza nei confronti del gigante asiatico tornando a impegnarsi negli affari globali e nelle istituzioni internazionali “perche’ dove noi abbiamo arretrato, la Cina ci ha sostituito”.
Blinken si è inoltre espresso sulle proteste scoppiate in Russia contro la detenzione dell’oppositore Navanlny: “Sono profondamente turbato dalla violenta repressione” dei manifestanti russi e dagli arresti di migliaia di persone. Il diplomatico statunitense ha aggiunto che le agitazioni dimostrano che i russi sono stufi di “corruzione” e “autocrazia”. Il governo russo “commette un grosso errore se crede che riguardi noi. Riguarda loro e la frustrazione che il popolo russo ha con la corruzione, con l’autocrazia, penso che abbiano bisogno di guardare all’interno, non all’esterno”.
L’ex Consigliere per la Sicurezza nazionale ha poi annunciato che, in coordinamento con gli alleati americani, potrebbero esserci altre sanzioni come mezzo per la denuclearizzazione della Corea del Nord. Blinken ha evocato altri strumenti, tra cui non meglio precisati incentivi diplomatici.