Vaccini, Aifa: sì ad AstraZeneca agli over 55 in salute. Riunione sugli anticorpi monoclonali
Arriva il sì dalla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa al vaccino AstraZeneca anche fra gli over 55 ma se sono in buona salute: “In attesa di acquisire ulteriori dati, anche dagli studi attualmente in corso, al momento per il vaccino Astra Zeneca si suggerisce un utilizzo preferenziale nelle popolazioni per le quali sono disponibili evidenze maggiormente solide, e cioè soggetti giovani tra i 18 e 55 anni. Si ribadisce tuttavia che, sulla base dei risultati di immunogenicità e dei dati di sicurezza, il rapporto beneficio/rischio di tale vaccino risulta favorevole anche nei soggetti più anziani senza fattori di rischio“.
Per i soggetti che sono a più alto rischio di sviluppare una malattia grave, è preferibile invece utilizzare i vaccini anti-Covid delle case farmaceutiche Pfizer-BionTech e Moderna: “In virtù della maggiore robustezza delle evidenze di efficacia – afferma la Commissione – si suggerisce un utilizzo preferenziale dei vaccini a Rna messaggero nei soggetti anziani e/o a più alto rischio di sviluppare una malattia grave”.
Il via libera dell’Aifa al vaccino anti-Covid messo a punto da AstraZeneca e Università di Oxford, insieme all’italiana Advent-Irbm di Pomezia, era arrivato sabato scorso, all’indomani dall’approvazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). Il regolatore dell’Unione aveva deciso di dare l’ok all’utilizzo del siero per tutte le fasce di età al di sopra dei 18 anni, mentre l’Aifa ne aveva inizialmente raccomandato l’uso preferibilmente agli under 55. Il punto centrale di dibattito anche all’interno dell’Agenzia Ue è stato appunto quello sugli anziani, in quanto AstraZeneca non ha presentato sufficienti dati per la fascia oltre i 55 anni (solo il 13% del totale). Il vicepresidente della commissione per le medicine umane dell’Ema, Bruno Sepodes, ha quindi chiarito: “Ci attendiamo qualche tipo di efficacia anche per questo sub-gruppo, anche se l’esatto livello di efficacia non può essere stimato ora. Questo significa che può essere usato anche per gli over 55, ma se ci sono altre opzioni sono preferibili”.
Si terrà intanto oggi una riunione straordinaria dell’Aifa per discutere degli anticorpi monoclonali e per valutare una autorizzazione all’uso in emergenza di tali farmaci. Secondo alcuni studi gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato un beneficio nel trattamento di pazienti Covid-19 non ospedalizzati. Intanto, secondo un calcolo dell’agenzia France Presse basato su fonti ufficiali, sono oltre 100 milioni (per la precisione 101.317.005) le dosi di vaccino contro il Covid-19 che sono state somministrate in tutto il mondo, a meno di due mesi dal lancio delle prime campagne. Le vaccinazioni contro il coronavirus sono state effettuate in 77 paesi o territori.