Ospedale, chiude un secondo reparto Covid. In Ulss 7 più di 100 i ricoverati (in flessione)
Diminuiscono in maniera graduale ma con trend ormai consolidato da quasi un mese a questa parte i pazienti affetti dal Covid-19 curati nei reparti dedicati alle malattie infettive dell’ospedale “Alto Vicentino” di Santorso. Non si tratta di letti lasciati vuoti dopo aver pianto delle vittime o per aggravamento delle condizioni, se non in alcuni casi ora in netta minoranza rispetto alle dimissioni per guarigione. O, quantomeno, per sopraggiunta negativizzazione e con un miglioramento del quadro clinico che consente la prosecuzione delle terapie in casa.
Di ieri la conferma della chiusura di uno dei settori riconvertiti tra la fine ottobre e gli inizi di novembre e dedicati all’emergenza sanitaria. Si tratta del secondo in meno di un mese, in origine dedicato a Chirurgia Generale e Urologia. Ne rimangono attivi altri due, mentre il reparto Covid-4 ora di nuovo “deserto” sarà sanificato in profondità come da protocollo e rimarrà a disposizione in una sorta di “terra di mezzo”, facendo gli scongiuri, per poi in prospettiva futura tornare ad ospitare le attività di assistenza ordinarie.
A renderlo noto con i crismi dell’ufficialità da parte degli organismi di controllo sanitario è stato nella serata di lunedì il bollettino di aggiornamento redatto dall’Ulss 7 Pedemontana e inoltrato alla stampa locale, in abbinamento ai dati aggiornati su decessi, dimissioni e appunto il numero complessivo di malati ospedalizzati. Il numero dei pazienti ricoverati non critici rimane ancora alto, oltre un centinaio (102) negli ospedali dell’Ulss 7, ma si è più che dimezzato rispetto al periodo di picco assoluto coincidente con la fine delle festività, nei primi giorni del 2021. A questo numero vanno aggiunti i 15 assistiti da respiratori in terapia intensiva, i malati più gravi, per un totale di 117 persone. Nell’altro polo dell’Ulss 7, al San Bassiano di Bassano, rimangono solo 6 pazienti entrati con sintomi da coronavirus (nessuno in rianimazione), 64 permangono a Santorso, 9 ad Asiago, 15 a Marostica nell’ospedale di Comunità e 8 al centro servizi “La Decima” di Montecchio Precalcino.
Buone nuove accolte con favore sia dall’azienda sanitaria sia da chi in generale ha avuto e continua avere a cuore il controllo della pressione sugli ospedali e delle vite umane messe in pericolo nel corso della seconda ondata di pandemia. Anche se, seppur in misura minore rispetto alle settimane di “alta marea” tra novembre e dicembre, continuano ad aggiungersi nuovi casi di positività: 28 in più il dato sulle 24 ore da domenica mattina a lunedì, da confrontare con i numeri più affidabili dei giorni feriali come da prassi. Rimangono ancora sopra di quota 2mila gli attualmente positivi nel bacino altovicentino/altopianese/bassanese (2.134 per la precisione), dato in discesa e piacevolmente lontano dai 3.500 di metà gennaio, e dimezzati rispetto a una mese fa.
Anche se, purtroppo, ancor oggi il virus continua far ammalare altri vicentini e da più parti si predica prudenza, oltre a falciare le vite più fragili: 411 i decessi correlati al Covid da inizio pandemia, con un morto riscontrato nel fine settimana scorso.