Padoan chiede all’Ue uno sconto di 9 miliardi sul 2018
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Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan chiede lo sconto all’Unione Europea sui conti italiani. Con una lettera inviata alla Commissione Ue, il ministro dell’Economia ha indicato nello 0,3% del deficit la portata dell’aggiustamento ritenuto adeguato allo stato delle finanze pubbliche del nostro paese, anche alla luce dello sforzo di riforma che prosegue ininterrotto da alcuni anni”. In pratica la richiesta di uno “sconto” di circa 9 miliardi sulle misure da adottare nella prossima legge di Bilancio rispetto allo 0,8% chiesto dall’Ue nelle raccomandazioni.
Di fatto con la lettera a Bruxelles Padoan chiede di correggere i conti di 0,3 punti di deficit strutturale: in valori assoluti sono 5,1 miliardi. In parlamento, invece, si ipotizzava una correzione di 0,8 punti strutturali, cioè di 13,6 miliardi. La differenza è quindi di circa 8,6 miliardi di interventi ”strutturali’.
In questo contesto, il deficit nominale, che il governo puntava a far scendere al 2,1% di quest’anno all’1,2% del prossimo, si potrebbe fermare nel 2018 a quota 1,7%, questo anche perché i valori “strutturali” non sempre coincidono con quelli “nominali”. L’effetto pratico può essere stimato sulle risorse che il governo dovrà trovare il Legge di Bilancio per “sminare” l’aumento dell’Iva che scatterebbe a gennaio.
Bilaterale Dombrovskis-Padoan. Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha avuto un incontro bilaterale con il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis a margine del Brussels Economic Forum, in cui si è parlato di Mps e della manovra 2018. “Lieto di incontrare Pier Carlo Padoan a margine del Brussels Economic Forum. Abbiamo accolto con favore l’accordo di principio su Mps e discusso la preparazione del bilancio 2018”, ha twittato Dombrovskis.