Coppa Italia, la Juventus vince a Milano contro l’Inter e ipoteca la finalissima
Segnatevi questa data: 17 gennaio 2021. Quel giorno, per il penultimo turno del girone di andata di Serie A: Inter-Juventus 2-0. A livello di prestazione, i bianconeri toccarono il punto più basso di questa stagione. Dopo quella partita, però, una volta metabolizzato il tutto, la Vecchia Signora è letteralmente risorta infilando 5 successi di fila tra Supercoppa, campionato e Coppa Italia. Proprio nella semifinale di andata di quest’ultima competizione, Madama ha calato il pokerissimo prendendosi la rivincita con i nerazzurri dell’ex Antonio Conte: al Meazza, 2-1 per la Juve che ipoteca la qualificazione alla finale.
Lautaro lancia l’Inter segnando il gol del vantaggio, poi la compagine di Pirlo ribalta tutto. Un ribaltone favorito anche dai troppi errori commessi da Barella e compagni. Inutile e ingenuo il fallo da rigore di Young su Cuadrado che porta al pareggio firmato Cristiano Ronaldo, clamoroso il pasticcio fatto da Bastoni e Handanovic in occasione del raddoppio di CR7: un tocco da biliardo quello del fuoriclasse portoghese che sfrutta l’incomprensione tra portiere e difensore. Tornando al penalty, solo una riflessione: il fallo è netto ma l’arbitro Calvarese inizialmente non lo giudica da massima punizione. E’ il Var Irrati a richiamare il direttore di gara invitandolo ad andare al monitor.
Ma il ridicolo “protocollo arbitrale” non dice che il Var può intervenire solo in caso di chiaro ed evidente errore? E soprattutto, perchè alla luce di tutto questo, una volta richiama l’arbitro e un’altra volta no? Siamo alle solite: chiediamo chiarezza nell’uso della moviola in campo visto che finora non solo ha reso più brutto il calcio, ma, non è servito nemmeno a evitare gli errori arbitrali e le conseguenti polemiche. Si usano troppo spesso due pesi, due misure. Le uniche certezze esistono solo nei fuorigioco (e su questo potremmo anche discutere a lungo alla luce dell’utilizzo del righello) e in occasione dei gol-non gol. Al di là di tutto, la Juventus di Pirlo continua a crescere giorno dopo giorno.
Impressionante a livello di personalità, di mole di gioco e di dominio del campo, il primo tempo disputato dai bianconeri. Il tecnico ha trasmesso ai calciatori juventini il suo modo di giocare, le sue idee di calcio: partendo da dietro per andare a dominare, riempiendo la metà campo altrui e avviluppando sulle fasce gli avversari. Una menzione particolare per la gara di oggi la merita Buffon: non proprio impeccabile in occasione del gol di Lautaro ma strepitoso su Darmian nella ripresa. Partita numero 1.100 per Super Gigi. Chapeau. Mercoledì 10 febbraio a Torino, l’Inter recupererà Hakimi e Lukaku, ma perderà sempre per squalifica Vidal e Sanchez, erano entrambi diffidati e sono stati ammoniti. Per passare il turno i nerazzurri dovranno vincere con almeno due gol di scarto. Non sarà facile, ma senza pubblico tutto è possibile.