Provoca l’incidente e si finge un altro. Dopo l’arresto sconterà 9 mesi sul divano di casa
I carabinieri della stazione di Verona hanno rintracciato e raggiunto un 45enne residente ad Arzignano e lo hanno tratto in arresto in ottemperanza ad un ordine esecutivo emesso dalla procura di Verona. L’intervento della pattuglia inviata per contro della Compagnia di Valdagno è avvenuto nella mattinata di martedì, prelevando il soggetto su cui pende una condanna a 9 mesi di detenzione.
Si tratta di un automobilista di origini campane che nel corso del 2017 aveva provocato un incidente stradale in provincia di Verona – non sono stati resi noti altri particolari sugli antefatti -, facendo perdere le proprie tracce dopo aver fornito false generalità alle forze dell’ordine, contando così di sfuggire alle proprie responsabilità.
Protagonista della vicenda un uomo di 45 anni con precedenti di polizia – C.N. le iniziali fornite dal comando territoriale dell’Arma -, nato e cresciuto nel Napoletano ma da tempo residente nella città del Grifo. Circa tre anni e mezzo fa in seguito all’incidente avrebbe esibito dei documenti contraffatti, venendo però smascherato dalle forze dell’ordine in seguito a controlli più approfonditi. Dopo averlo prelevato in casa propria, i carabinieri inviati dalla caserma di via Diaz lo hanno trasportato al comando dove gli sono stati notificati gli atti giudiziari a suo carico, per poi procedere a porlo agli arresti domiciliari, compiendo in pratica il percorso inverso.
Salvo nuovi pronunciamenti nei diversi gradi di giustizia, il condannato alla pena detentiva attenuata di 9 mesi dovrà scontare il periodo di “reclusione” all’interno del suo domicilio noto arzignanese. Le accuse a suo carico si riferivano ai reati di fuga in caso di incidente – diverso dal più grave comportamento dell’omissione di soccorso – e di falsa attestazione a pubblico ufficiale, entrambi di rilevanza penale ma puniti con i “minimi” di pena dai giudici veronesi.