Spv, Corsini ribatte a Confindustria: “Sis ha concordato un piano di rientro con i subappaltatori”
Sulle dichiarazioni del vicepresidente di Confindustria Vicenza Gaetano Marangoni, che ha espresso forti preoccupazioni per la tutela di subappaltatori e fornitori dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta all’indomani del contratto stipulato fra la Regione e la concessionaria Sis, interviene il Commissario regionale per la Spv, l’Avvocato dello Stato Marco Corsini.
Dopo aver ringraziato gli “amici di Confindustria per la condivisione e l’appoggio al lavoro sin qui svolto per il al celere riavvio della concessione per la Pedemontana Veneta”, Corsini ribadisce l’attenzione verso la posizione di espropriati e subappaltatori avuta “sin dal primo momento”, posizione “che la nota sofferenza finanziaria del concessionario aveva e ha reso critica”. “È un’attenzione che va oltre gli obblighi e i doveri propri del concedente – sostiene Corsini – che non dovrebbe occuparsi della tutela dei subappaltatori, che spetta semmai per legge al committente dell’opera, mediante il pagamento diretto di quanto non versato loro dall’appaltatore”.
Ciò nonostante – prosegue il commissario in una nota – la convenzione ora prevede, obbedendo a precisa prescrizione del Consiglio Regionale, che le somme erogate a titolo di maggior contributo pubblico siano prioritariamente destinate al pagamento di espropriati e subappaltatori. Per quanto riguarda in particolare i subappaltatori, per i quali prima nulla era detto in convenzione, il concessionario risulta aver concordato con loro un piano di rientro con precise scadenze, al cui rispetto, se vorrà vedersi pagati i lavori eseguiti, è tenuto in base alle regole sull’adempimento. Nessuna sanzione, analoga a quella prevista per gli espropriati, era possibile introdurre ed è inutile far credere che ciò fosse possibile nella dinamica della ricontrattazione”.
“Gli amici di Confindustria – puntualizza ancora piccato Corsini – molti dei quali hanno eccellenti competenze in materia, sanno bene che la materia degli espropri, nella quale il concessionario è delegato dalla Regione e risponde del corretto esercizio del potere delegato, è ben diversa dal subappalto, che è un rapporto tra privati destinato a non rilevare al di fuori dell’appalto. È certo preciso dovere della Regione esercitare tutti i poteri di controllo che le spettano come concedente anche, ma non solo, a tutela dei subappaltatori, indipendentemente da quel che è scritto in contratto. E sarà fatto con scrupolo e rigore”.
“Non sfugge comunque a nessuno – conclude il commissario alla Spv – che la migliore garanzia di tutela di espropriati, subappaltatori, fornitori, e dei cittadini tutti che vogliono finita la Superstrada, è nella sollecita definizione del closing finanziario. Obiettivo per il quale, come giustamente ci si dà atto, è stato prodotto il massimo sforzo”.