Addio a Franco Marini, aveva 87 anni. Cordoglio dal mondo politico
Si è spento a 87 anni Franco Marini, politico e sindacalista, segretario generale della Cisl, poi presidente del Senato e poi ministro del Lavoro, segretario del Partito popolare italiano ed europarlamentare. L’esponente politico è morto per complicazioni legate al Covid. A inizio gennaio era risultato positivo al coronavirus e ricoverato all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti.
Iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950 e attivo nell’Azione Cattolica e nelle ACLI, incominciò la sua attività lavorativa in un ufficio contratti e vertenze della CISL. Dopo alcuni anni di formazione, nel 1964 incominciò a collaborare con il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, Giulio Pastore. Segretario generale aggiunto della Federazione dei Dipendenti Pubblici nel 1965, nel sindacato della CISL, divenne negli anni settanta vicesegretario e nel 1985 venne scelto come segretario nazionale.
Nel 1991 l’anziano leader democristiano Carlo Donat Cattin gli affida le sorti della sua corrente. Si chiama ”Forze nuove” ed è un po’ l’avamposto del sindacalismo cattolico dentro la Dc ma Marini si rivela politico accorto e navigato. Sono gli anni di Tangentopoli, e la Democrazia Cristiana,è travolta dagli scandali. Marini, comunque, nel ’92 entra in Parlamento e scopre un feeling con Giulio Andreotti, di cui divenne poi ministro del Lavoro. Nel ’97, Mino Martinazzoli gli passa il testimone di segretario del partito popolare.
Tra il 2006 e il 2008 diventa presidente del Senato durante il Governo Prodi, nel 2013 sfiorò l’ascesa al Colle ottenendo 521 voti per succedere a Giorgio Napolitano: non raggiunse le 672 preferenze necessarie al primo scrutinio, ma resta l’unico non eletto nella storia della Repubblica ad aver ottenuto la maggioranza assoluta in uno scrutinio.
La notizia della scomparsa è stata data con un tweet da un altro esponente di lungo corso dei Popolari, Pierluigi Castagnetti: “Uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera”.
Sempre moderato, viene ricordato con stima e rispetto dagli avversari politici, ecco alcuni messaggi di cordoglio: “La politica come passione e organizzazione, il mondo del lavoro la sua bussola, il calore nei rapporti umani. Ci mancherà Franco Marini. Ha accompagnato i cattolici democratici nel nuovo secolo”. È il messaggio di cordoglio su Twitter del commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
“Ci ha lasciato uno dei grandi protagonisti del sindacato e della politica degli ultimi 40 anni. Uno degli artefici della nascita dell’Ulivo e del centrosinistra, quando con coraggio impedì che il PPI scivolasse a destra. Io perdo un Maestro, un Padre, un Amico”. Così in una nota il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
“Ci ha lasciato Franco Marini. Un grande Italiano. Instancabile combattente a difesa del futuro e dei diritti dei lavoratori. Protagonista e guida dei cattolici democratici, è stato, davvero per tutti, un esempio e un punto di riferimento per il suo pensiero e per la sua voce libera e autorevole. Tra i fondatori del Partito Democratico, ha combattuto per rafforzare la democrazia e per un’Italia più giusta. Siamo tutti più soli”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Dal centrodestra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in una nota scrive: “Con Franco Marini scompare un protagonista della vita democratica, delle istituzioni, del mondo del lavoro. Ne ho sempre ammirato la determinazione, la tempra ma anche il buon senso e l’equilibrio manifestato in ogni circostanza. Pur militando in un campo diverso dal nostro, non l’ho mai considerato davvero un avversario, quanto piuttosto un interlocutore con il quale ragionare in modo costruttivo nell’interesse generale del Paese. Mentre l’Italia attraversa un momento così difficile – aggiunge Berlusconi – mancheranno il suo equilibrio, il suo senso delle istituzioni, la sua passione politica lucida e priva di faziosità”.