Una… Vittoria di tutti: 32enne in gravidanza operata al cuore. Madre e bimba stanno bene
Dopo essere stata messa alla luce ha dovuto attendere una quarantina di giorni prima di godersi l’aria aperta e spalancare gli occhi al mondo fuori da un ospedale, ma finalmente è stata dimessa. In braccio alla sua coraggiosa mamma, dopo che entrambe hanno rischiato la vita, ma grazie all’assistenza straordinaria di tanti medici e infermieri/e del San Bortolo di Vicenza tutto è stato risolto e a distanza di una settimana e mezza oggi si festeggiano le dimissioni dall’ospedale di una grande e di una piccola donna unite dal legame più profondo che esista al mondo: quella tra una madre e il proprio figlio.
Un “successo” di tante componenti che si può chiamare anche Vittoria – è questo infatti il nome di battesimo della neonata – tutt’altro che scontato vista la grave patologia cardiaca che affliggeva Federica Bon, 32enne veneziana con già alle spalle un intervento al cuore cinque anni fa e colpita da una forma di endocardite batterica proprio durante la gravidanza, facendo temere il peggio almeno ai tempi della diagnosi. E tenendo tutti con il fiato sospeso praticamente fino a ieri, complice l’emergenza sanitaria.
Il futuro prossimo di Federica e Vittoria, l’aspirante madre con cinque mesi di gestazione già completati, e della bebè con il diritto di vivere, è stato affidato a un’èquipe di specialisti dopo i primi consulti, eleggendo proprio il San Bortolo e l’Ulss 8 Berica come polo sanitario incaricato di seguire la storia clinica, operare al cuore e accompagnare praticamente “per mano” la 32enne di Mestre verso il parto, scongiurando effetti collaterali per i problemi di natura cardiaca già noti. Un lavoro puntuale di sinergia tra più reparti ha caratterizzato questa vicenda che oggi si può dire a lieto fine, visto che Federica e Vittoria sono in buona forma. Così come anche il papà, ora rinfrancato, che in questi mesi ha sofferto non poco per l’apprensione e per l’assenza di garanzie certe sull’epilogo della complicata gravidanza in corso della moglie, nonchè per la salute della sua compagna.
A coordinarsi al meglio sono stati i reparti di cardiochirurgia, ostetricia e pediatria con la terapia neonatale, anche se tutto il San Bortolo nei mesi scorsi al corrente di questa sfida tutt’altro che agevole: monitorale le condizioni del cuore della mamma in fieri e nel contempo portare avanti il più possibile la naturale gravidanza, per consentire lo sviluppo del feto, per poi procedere al delicato intervento cardiochirurgico salva-vita. Si è pazientemente atteso fine al limite minimo di sicurezza di 32 settimane di gestazione, dopo un’accurata serie di analisi e controlli diagnostici, concordando poi per il parto cesareo programmato lo scorso 30 dicembre 2020. Giorno in cui Vittoria è nata esultando a modo suo alla vita, e soprattutto regalando gioia infinita non solo ai genitori dopo tante preoccupazioni, ma anche a tanti dottori e personale sanitario in genere che ha seguito la vicenda in prima persona, incrociando le dita per la buona riuscita del lavoro di task-force.
La bebè, assistita poi in terapia intensiva neonatale, ha trascorso ancora circa un mese in ospedale fino alle dimissioni avvenute lo scorso 27 gennaio, e “celebrate” oggi a Vicenza con una conferenza stampa per raccontare questa bella storia. A tenerla in braccio mamma Federica, felice come non mai, che dopo il parto indotto ha dovuto affrontare la seconda sfida, quella della sua personale seconda operazione al cuore, anch’essa andata fortunatamente a buon fine.