Al volante con tasso alcolico 5 volte oltre la norma. Da “dichiarare” 2 birre e 4 prosecchi
Si mette al volante ubriaco fradicio, provoca un incidente in fuoriuscita stradale autonoma e, infine, confida ai carabinieri il (presunto) “bottino” delle sue bevute precedenti prima di sottoporsi all’alcol test. Due birre e quattro prosecchi “dichiarati”, che avrebbero fatto impennare il tasso di alcol a quasi 2,50 grammi/litro secondo l’apparecchiatura in dotazione ai carabinieri, intervenuti sabato in territorio di Villaverla dopo la segnalazione di un’auto in panne lungo una strada provinciale. Un 42enne vicentino ha così concluso il primo sabato “in zona gialla” con una denuncia, qualche migliaio di euro da sborsare in prospettiva futura come sanzione e pure con una capatina in ospedale.
Senza gravi conseguenze sul piano fisico, almeno, per il guidatore nonchè responsabile e insieme vittima dell’urto, se non una sbornia importante da smaltire a cui si è aggiunta una telefonata alquanto imbarazzante a un parente dopo essere rimasto appiedato, a una manciata di chilometri da casa. L’aver “polverizzato” la soglia fissata dal limite di legge a 0,5 grammi/litro non vale certo un premio per l’automobilista residente nella cittadina di Caldogno, in quale dovrà affrontare ora urticanti conseguenze sul piano pecuniario, oltre al confronto ravvicinato con un giudice per la guida in stato di ebbrezza e, non ultima, la sospensione della patente. Gli è stato “risparmiato” solo il sequestro dell’auto in quanto non di sua proprietà, pure danneggiata in maniera lieve in seguito alla manovra errata.
L’episodio si inserisce nella costellazione di incidenti stradali verificatisi nel corso del fine settimana, l’ennesimo con protagonista l’abuso di bevande alcoliche a monte dei fatti di cronaca. Ad allertare il 112 una segnalazione da parte di qualcuno che ha assistito all’uscita di carreggiata di un veicolo, poco prima della grande rotatoria in direzione con bivio per Vicenza e Isola Vicentina sulla Sp349. A recarsi sul posto sono stati i militari dell’Arma su una “gazzella” della tenenza di Dueville, i quali si sono trovati di fronte a un soggetto alquanto su di giri, per quanto innocuo, che non presentava contusioni di grave entità in seguito all’uscita di strada se non una lieve escoriazione alla fronte. Per sicurezza e anche in relazione allo stato psicofisico generale l’uomo è stato poi accompagnato da un familiare in pronto soccorso a Vicenza.
Perdita di controllo del mezzo probabilmente dovuta a un “colpo” di sonnolenza correlato allo stato di ebbrezza poi accertato dalle misurazioni dell’alcoltest-etilometro. Dispositivo che ha rivelato uno status psicofisico compromesso che nella migliore definizione si può additare come incompatibile con la guida di un’automobile, una Volkswagen Golf nell’occasione. Per il cittadino calidonense classe ’78 F.C. – in questi casi vengono fornite le sole iniziali tra le generalità – si è provveduto a un doppio test di verifica, che ha misurato in 2,43 e 2,41 grammi/litro la quantità di bevande mandate giù nelle ore precedenti, sembra in compagnia di amici. Mettendo in dubbio la veridicità dei bicchieri “dichiarati” nell’ammissione di colpa visto l’alto livello riscontrato, non lontano dalla soglia media del cosiddetto coma etilico (3,5/4 g/l in relazione al peso della persona per il sesso maschile). Valori tali da far scattare il massimo delle sanzioni previste dalla legge in materia di codice della strada e abuso di alcol.