Governo Draghi, oggi l’incontro con le parti sociali. Grillo rinvia il voto su Rousseau
Dopo aver incassato il via libera delle principali forze politiche in Parlamento Mario Draghi chiude il tavolo formale con i partiti e apre quello con enti locali, parti sociali e associazioni. L’obiettivo è quello di raccogliere spunti e aggiungere ulteriori contenuti alla sua agenda. Il secondo giro di consultazioni ha raccolto i sì al premier incaricato di Berlusconi, Zingaretti, Salvini e delegazione M5S che non risparmia colpi di scena. Sulla strada dell’ex presidente della Bce l’unico stop è quello di Fratelli d’Italia: “Ha detto no alla flat tax” ha detto Giorgia Meloni dopo il colloquio con Draghi.
Il presidente del consiglio incaricato continua intanto a mantenere uno strettissimo riserbo su nomi, natura del governo e tempistica. Ma semina tracce e indizi sul programma del governo che verrà su cui sono iniziati a trapelare i primi dettagli in materia di scuola, fisco, vaccini e ambiente.
Ma sul cantiere di maggioranza nella tarda serata di ieri è piombato Beppe Grillo, che con un video su Facebook ha congelato il voto su Rousseau, previsto per oggi e domani, con cui gli iscritti del M5S dovrebbero esprimersi sull’ingresso nel governo che Mario Draghi sta formando. “Mi aspettavo il banchiere di Dio, invece mi sono trovato davanti un grillino”, ha detto il garante M5s facendo il punto dopo le consultazioni. “Per lui il reddito è una grande idea. Ha detto che abbiamo cambiato la politica con l’onestà”. Impressioni positive che però richiedono altro tempo prima di essere confermate. Con una postilla che rischia di complicare il quadro: la Lega non deve entrare in partita “perché non ha mai capito niente di ambiente“, ha scandito Grillo. “Draghi mi ha risposto: non lo so, vediamo“. Poche parole che certificano quanto lavoro ci sia ancora da fare prima di arrivare a una sintesi. Per Grillo, insomma, serve un altro segnale da parte del premier incaricato, che rassicuri la fronda ribelle del Movimento.
Intanto, è arrivata la replica di Matteo Salvini: “Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti”.
Lo stop al voto su Rousseau fa infuriare, tra l’altro, la base del Movimento. Per il momento sulla piattaforma di Davide Casaleggio si sta votando sulle modifiche allo Statuto. I militanti sul Blog delle stelle reclamano la consultazione sul governo Draghi e se la prendono anche con il fondatore. “Boicottiamo il voto sullo Statuto -scrive nei commenti un attivista – Vogliamo votare su Rousseau per dire no a un governo assembrato”. E ancora: “Rimandano la votazione! Mai più seduti allo stesso tavolo con due Mattei e mai con l’ex cavaliere. Lezzi e compagni resistete!” scrive un altro militante.