Auto dell’Ulss impiegata nel servizio vaccini derubata al primo giorno. “Salve” le dosi
Subito operative le squadre di operatori sanitari impiegati nelle vaccinazioni a domicilio per gli anziani over 80 impossibilitati a recarsi nei punti-vaccino, e subito il furto subito da una vettura in dotazione all’Ulss 7 Pedemontana desta un certo scalpore. Da specificare subito che i ladruncoli di turno, che hanno colpito a Schio nella mattinata di lunedì 15 febbraio, sicuramente non puntavano alle confezioni dell’antivirus Pfizer, piuttosto ad arraffare qualche euro o oggetti di valore.
Così come è stato anche se, facile intuirlo, in una delle tante Fiat Panda utilizzate negli spostamenti del personale sanitario risulta quantomeno difficile pensare di trovare qualche “tesoro nascosto”. Semmai e al massimo qualche monetina nel vano portaoggetti. Salvo comunque il contenitore di fiale contenenti il vaccino Pfizer da somministrare ai pensionati aventi diritto in questa tornata coordinata dalla Regione Venete – i nati nel 1941 per primi -, visto che erano contenute in una borsa termica rimasta sempre a tracolla del personale dell’Ulss impegnato nelle operazioni a casa di un pensionato di Schio.
Solo al rientro verso l’automobile parcheggiata all’esterno le stesse persone al lavoro per la campagna vaccinale si sono rese conte del furto. Stupite per prime di essere rimaste oggetto dell’attenzione di malviventi davvero da “quattro soldi”, probabilmente da individuare qualche sbandato della zona. Il quale avrebbe preso di mira più auto in pochi minuti agendo indisturbato frantumando vetri e lunotti per trovare facile accesso agli abitacoli e arraffare qualsiasi cosa. Mentre in alcuni casi – come per la vettura “griffata” Ulss 7 – sono state forzate le serrature delle portiere. Non si segnalano ammanchi di considerevole entità tra i proprietari delle auto “visitate” dai ladri, ben altro importo si presume quello relativo ai danni alle carrozzerie e ai cristalli, con carabinieri e polizia locale a raccogliere lamentele e denunce da parte dei cittadini.
Nel caso del team sanitario che di buon mattino si era messo in marcia dalla sede dell’ex Guardia Medica di Thiene, a fianco del centro “Boldrini“, sarebbero stati sottratti spiccioli lasciate nei cassettoni aperti delle portiere e della documentazione medica, di nessun valore per chi l’ha “presa in consegna” in velocità salvo poi rendersi conto del pugno di mosche rimasto in mano. Altri episodi di scasso in veicoli stavolta sono stati segnalati nelle frazioni scledensi di Magrè e di Poleo, ma non è da escludersi che altri automobilisti abbiano rinunciato a recarsi al comando dei carabinieri di Schio.