Si sente male in bicicletta e si accascia nella roggia. Vittima 59enne da poco in pensione
E’ come un tuono nel silenzio delle montagne la notizia che dal tardi pomeriggio di venerdì ha lasciata sbigottita la comunità di Valli del Pasubio, che ha perso Fabio Zanini, vittima di un probabile malore mentre in bicicletta si stava spostando per far visita ad amici. Il suo corpo, già senza vita, è stato notato intorno alle 16.30 di ieri in contrada Pelè nel quartiere di San Sebastiano, poco lontano da dove il 59enne – ne avrebbe compiuti 60 nel corso del 2021 – viveva da tempo con la famiglia. Sarebbe stato notato da alcuni passanti, attirati da una bici lasciata a terra sul ciglio della strada per poi scorgere una figura stesa a terra.
Poco più in basso il corpo dell’uomo, adagiato sulla riva di un piccolo corso d’acqua, dove probabilmente era scivolato oppure si era avvicinato per un sorso d’acqua. I soccorritori giunti in ambulanza da Santorso non hanno potuto che rilevare l’avvenuto decesso dello sfortunato pensionato molto conosciuto a Valli al pari della sua famiglia, composta dalla moglie e da due figli gemelli ora adulti, precipitati in un incubo di dolore alla notizia della morte improvvisa del congiunto. Vigili del fuoco e operatori dell’elisoccorso sono quindi rientrati alle rispettive basi.
Sembra da escludersi, sentiti i carabinieri che si stanno occupando dalla prima serata di venerdì delle indagini conseguenti ai rilievi sul posto, il coinvolgimento di altri veicoli o terze persone nella disgrazia. Per Zanini, in pensione da circa un anno e descritto come persona laboriosa e molto attiva sia per la parrocchia locale che in ambito del volontariato con la Protezione Civile, si parla quindi di infarto fatale. L’identità della vittima del malore è stata mantenuta riservata nelle prime ore, in quanto il 59enne non portava con sè i documenti ma, d’altronde, sua intenzione era spostarsi per un tempo breve rimanendo poco lontano da casa. Nulla lasciva presagire la disgrazia, che sarà sul piano giudiziario archiviata come morte naturale.
Costernazione profonda nella piccola comunità valligiana, in particolare tra chi frequenta la parrocchia di Santa Maria, i cui componenti hanno sempre apprezzato l’impegno in prima linea di Fabio quando ad esempio si trattava di montare attrezzature e i campi parrocchiali. “Una persona di raro cuore” tra i primi commenti che si leggono da parte di chi lo conosceva personalmente. Un lavoratore instancabile anche nella sua professione di operaio metalmeccanico, che aveva lasciato dopo aver maturato il diritto al riposo in un’azienda della zona industriale di Schio, dove in tanti stamattina sono rimasti sconvolti la triste fine dell’ex collega e amico.
Considerate le circostanze dell’episodio e l’assenza di elementi che possano legare il decesso a ipotesi legate a incidenti stradali o riconducibili a responsabilità altrui, la Procura di Vicenza non dovrebbe richiedere l’effettuazione di altri approfondimenti, concedendo il nulla osta alla sepoltura. La data del rito religioso di suffragio sarà quindi resa nota dai familiari nelle prossime ore, dopo aver incaricato delle incombenze un’agenzia della zona.