Usa, media: Trump valuta il licenziamento del procuratore per il caso Russiagate
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Secondo quanto riporta la Cnn che cita Christopher Ruddy (un amico del presidente), Donald Trump starebbe considerando l’ipotesi di licenziare Robert Mueller, il procuratore speciale per il caso Russiagate.
La Casa Bianca cerca di smorzare le polemiche: “Ruddy parlava delle sue opinioni”, afferma la vice portavoce Sarah Sanders. La smentita non è efficace.
I repubblicani cercano di fermare il tycoon e attraverso il senatore Lindsey Graham affermano che non c’è ragione di licenziare Mueller e che se ciò accadesse “sarebbe un disastro”.
In Congresso la nomina di Mueller, che ha lavorato nelle vesti di capo dell’Fbi per 12 anni, sotto i presidenti George W. Bush e Barack Obama, aveva placato le ire dopo il licenziamento di James Comey dalla guida dell’Fbi.
Intanto oggi per la prima volta dalla conferma della sua nomina, parla davanti alla commissione Intelligence del Senato Usa il segretario alla Giustizia Jeff Sessions. Davanti alla stessa commissione aveva fatto la sua prima testimonianza pubblica Comey dopo essere stato licenziato da Trump. L’obiettivo è sempre quello di raccogliere ulteriori elementi da usare nell’inchiesta sulla possibile interferenza russa nelle ultime elezioni presidenziali e sui potenziali contatti tra la campagna Trump e i funzionari russi.
Anche questa audizione sarà pubblica (lo ha voluto lui stesso). “Crede che sia importante per il popolo americano ascoltare la verità direttamente da lui”, ha spiegato alla vigilia un portavoce del dipartimento della Giustizia riferendosi a Sessions, senatore dell’Alabama per 10 anni prima di essere reclutato da Trump per entrare nel suo governo.